La Corte d’Assise d’appello di L’Aquila ha confermato oggi la condanna all’ergastolo per Roland Bushi, il muratore albanese di 30 anni accusato di aver ucciso Aliona Oleinic, moldava di 33 anni, alla quale l’uomo, dopo aver scavalcato il recinto, sferrò 11 coltellate nel giardino di casa a Francavilla al Mare il 3 settembre del 2019.
La donna, che lavorava in un locale notturno che Bushi frequentava, morì al policlinico Gemelli di Roma 45 giorni dopo il ricovero, dapprima all’ospedale di Chieti, e dopo essere stata sottoposta a sei interventi chirurgici. L’uomo, accusato di omicidio volontario con l’aggravante della premeditazione e dei futili motivi, era stato condannato all’ergastolo dalla Corte d’Assise di Chieti il 23 marzo del 2021. Nell’udienza di appello, il suo difensore, l’avvocato Antonello D’Alosio, ha chiesto la concessione delle attenuati generiche che avrebbe fatto venir meno l’aggravante dei futili motivi, mentre l’aggravante della premeditazione era stata esclusa nel giudizio di primo grado.
Sentito in video collegamento dal carcere in cui è recluso, Bushi, che subito dopo l’accoltellamento era rimasto sul posto ed aveva confessato, anche oggi ha ribadito il suo pentimento. Nel processo di primo grado ha sostenuto che Aliona era la sua ragazza e che quel mattino, preceduto da una notte in cui lui aveva consumato droga e alcol , la voleva solo minacciare ma non uccidere. Il difensore valuterà se presentare ricorso in Cassazione: il deposito delle motivazioni è atteso per il 15 aprile prossimo.