La Procura della Repubblica di Chieti ha disposto il sequestro del cimitero di Francavilla al Mare: indagate quattro persone e due società per vari reati
Sulla sua pagina Facebook la sindaca Luisa Russo ha evidenziato che si tratta di un provvedimento necessario per permettere di eseguire le indagini già in corso. Le tumulazioni restano comunque garantite, così come le attività correlate.
A firmare il decreto di sequestro è stato il sostituto procuratore della Repubblica di Chieti, Giancarlo Ciani: quattro le persone indagate per i reati di gestione o realizzazione di discarica non autorizzata, soppressione di cadavere e frode nelle pubbliche forniture; sotto indagine anche due società per responsabilità amministrativa.
Alcune aree del cimitero di Francavilla al Mare erano state sequestrate e ispezionate lo scorso 10 luglio e dagli scavi erano emersi resti e parti di bare in cui erano custodite salme, ma anche parti di cadaveri provenienti da tombe che non è stato possibile identificare. Rifiuti provenienti da lavorazioni edili sarebbero stati interrati nell’area di ampliamento del cimitero.
Il sequestro odierno, eseguito dai Carabinieri, include l’area di cantiere e comporterà una pluralità di accertamenti. Il cimitero sarà comunque fruibile per le sole tumulazioni, con la presenza dei congiunti stretti.
«Comprendo il disagio per la nostra comunità e sono determinata a fare in modo che esso duri il minor tempo possibile», è il commenta su Facebook della sindaca Russo. «Occorre tuttavia garantire agli investigatori di far luce in ogni aspetto di questa vicenda.»