Nell’ambito dell’attività di prevenzione e repressione dei fenomeni di illegalità, il Questore della provincia di Chieti Francesco De Cicco, ha predisposto rafforzati servizi di controllo del territorio che hanno interessato tutta la provincia. Chiusi per 30 giorni due locali. Elevate sanzioni per 75mila euro
In particolare, il Questore ha intensificato l’attività di monitoraggio, soprattutto nella zona costiera, attraverso appositi servizi finalizzati al rispetto della regolarità amministrativa dei pubblici esercizi. È stata così predisposta nella giornata del 26 ottobre 2023 un’attività di controllo, diretta dal funzionario della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Chieti, Commissario Francesca Ridolfi, unitamente al Comando Stazione Carabinieri di Francavilla, coadiuvato dall’unità cinofila, all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Chieti – Pescara e all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per l’Abruzzo.
Le gravi irregolarità accertate, sia di natura penale che amministrativa, hanno portato il Questore a decretare la chiusura di due esercizi commerciali per la durata di 30 giorni. L’art. 100 del T.U.L.P.S., infatti, prevede che il Questore possa sospendere la licenza per la conduzione di un esercizio qualora questo costituisca un pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica. Nel caso specifico i controlli espletati nei confronti di due attività attigue hanno fatto emergere un contesto di elevata illegalità, ritrovo di soggetti pregiudicati.
Un avventore, addirittura, all’atto del controllo ha mostrato un comportamento fortemente ostile e aggressivo, tanto che il personale operante, soltanto con l’ausilio di altre forze dell’ordine che giungevano sul posto con sirene e lampeggianti accesi, riusciva a contrastare la condotta violenta del soggetto. Grazie ai cani antidroga, inoltre, è stata rinvenuta sostanza stupefacente, per cui si è provveduto a segnalare il fatto alla competente Autorità Amministrativa.
Altrettanto gravi le violazioni dal punto di vista amministrativo, il cui accertamento ha comportato l’irrogazione di sanzioni di natura pecuniaria per un complessivo importo di circa 75.000 euro, per lo più riconducibili ad irregolarità legate ad apparecchi di gioco. La gravità dei fatti, inoltre, ha portato l’Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza a determinarsi per l’immediata esecutività del provvedimento, proprio al fine di prevenire il ripetersi di comportamenti illegali e garantire la sicurezza e la salute dei cittadini.