“Radicalità per ricostruire” al tempo del Covid, il documento illustrato a Francavilla da Gianni Cuperlo (Pd) nel corso di un dibattito a Palazzo Sirena.
Membro della direzione nazionale del Pd, Cuperlo ha posto l’accento sul riformismo che, a suo avviso, non può non essere “radicale”, specie in questa fase storica e politica. Perché la radicalità delle idee è adeguata, in questo momento, alla situazione “estrema” che stiamo vivendo. Quello di Cuperlo non è un “documento contro”, è stato detto, ma una proposta per dare vita a un percorso, coinvolgendo associazioni, enti, società civile e forze attive sul territorio per superare correnti e le divisioni ed evitare di sprecare la grande occasione del Recovery Fund.
Cuperlo ha parlato del rilancio del Pd e dei risultati ottenuti alle ultime elezioni ma anche e soprattutto del binomio politica e situazione Covid. Conte non ha parlato di lockdown totale ed è un bene, secondo Cuperlo, perché sarebbe disastroso per l’economia ma si dice pienamente d’accordo con le misure ulteriori di contenimento contenute nel nuovo DPCM, “visto che la situazione è seria.” Poi parla dell’aspetto sanitario, primario e di quello economico, di scuola e lavoro e sottolinea come il Covid sarà inserito nei manuali futuri perché si tratta di un evento a noi finora sconosciuto.”Eppure – conclude Cuperlo – gli scienziati ci avevano preparato a una possibile pandemia, come spesso accade non abbiamo dato loro ascolto.”