Fratelli d’Italia- An Abruzzo: petizione contro il femminicidio, tornano i banchetti per la raccolta firme contro, tra le altre cose, il rito abbreviato per chi si macchia di un simile crimine.
Il “Dipartimento tutela vittime della violenza” di Fratelli d’Italia – AN si pone come struttura di supporto per la promozione e il raccordo del partito, contribuendo a far conoscere sul territorio le politiche portate avanti per tutelare, in ogni modo possibile, i diritti delle vittime di qualsiasi tipo di violenza. Per questo motivo a Roseto degli Abruzzi, il giorno 16 settembre di fronte Piazza della Libertà, si terranno dei banchetti informativi e di raccolta firme riguardanti: Modifica di Legge proposta dal partito della Meloni, sui cosiddetti “permessi premio” concessi ai colpevoli di crimini violenti; eliminazione del “rito abbreviato” proposta dalla famiglia di Jennifer Sterlecchini (giovane vittima pescarese di femminicidio, deceduta il 2 dicembre scorso).
“Se il reo ottiene un permesso premio, è un dovere dello Stato tutelare la vittima e la famiglia della vittima avvisando prontamente su quanto accaduto, tutt’oggi invece non è sempre così – dichiara Daniela Di Domenico, coordinatrice provinciale del Dipartimento – la materia dei permessi premio è regolata dagli art.30 e ss dell’ordinamento penitenziario (L.354/75), e presentando una richiesta di modifica di Legge, il nostro partito si pone al fianco di tutte quelle vittime a cui, ad oggi, non viene di regola comunicato alcun provvedimento che revochi o modifichi misure cautelari verso l’autore del crimine. Noi vogliamo sicurezza e prevenzione, vogliamo che le vittime, unitamente alle loro famiglie, si possano sentire finalmente al sicuro nel girare per strada.”
La seconda raccolta firme invece riguarda l’uso e la concessione del cosiddetto rito abbreviato per reati violenti:
“Sappiamo che il rito abbreviato è garantito dalla nostra Costituzione come garanzia difensiva a favore dell’imputato – continua Di Domenico – ma è altrettanto vero che il Giudice ha la discrezionalità di non avallarlo e quindi di respingerlo. Vogliamo tutelare gli interessi delle famiglie colpite da veri e propri drammi, assicurando loro almeno la certezza di una severa e duratura pena. Noi chiediamo allo Stato Italiano di porsi interamente dalla parte di qualsiasi persona che abbia subito violenza, dando un forte segnale di giustizia e legalità. Così facendo, molte più donne, sentendosi rassicurate istituzionalmente, riuscirebbero a denunciare più facilmente la violenza subita. Vogliamo e chiediamo a gran voce che i tribunali cessino di accettare le richieste di riti abbreviati nei confronti dei colpevoli di reati quali lo stalker ed il femminicidio. – La coordinatrice provinciale pone l’accento anche sui lunghi iter burocratici – Per garantire inoltre tempi brevi in ogni processo, il nostro partito Fratelli d’Italia-AN ha chiesto che fosse presente in ogni tribunale una camera penale specifica per questi reati, snellendo così notevolmente le procedure burocratiche.”
All’appuntamento di Sabato 16 Settembre i banchetti informativi saranno presidiati non solo da volontari, ma sopratuttto dai famigliari di Jennifer Sterlecchini che stanno raccogliendo le firme necessarie per poter presentare una petizione sull’eliminazione della concessione del rito abbreviato. Si chiede quindi al Presidente del Senato che la proposta di Legge n°4376 del 21 Marzo 2017, già assegnata alla II Commissione di Giustizia e debitamente trasmessa al Senato alla proposta n°1129 del 03 giugno 2013, sia trattata con la massima urgenza e celerità. Il Partito Fratelli d’Italia-AN della Provincia di Teramo invita quindi tutta la cittadinanza rosetana e dei paesi limitrofi a presenziare a questo importante appuntamento di raccolta firme, in modo che i famigliari delle vittime si rendano conto di non essere lasciati soli ed abbandonati a loro stessi. L’iniziativa verrà replicata domenica a L’Aquila dalle 10.30 alle 18.00 in Piazza Duomo.
“La protezione per chi ha subìto una violenza deve essere una priorità di questo Governo – spiega Annalaura Tatananni referente provinciale del dipartimento tutela delle vittime – Troppo spesso dietro un’apparente percorso di redenzione dalla pena cova un sentimento di vendetta e rabbia, quasi sempre nei confronti delle donne, che sfocia poi in omicidi efferati. Le proposte che chiediamo agli aquilani di sottoscrivere sono finalizzate proprio a prevenire questi eventi tragici, che spezzano vite innocenti e sconvolgono le vite dei loro familiari”.