Un saluto senza esibizione quello delle Frecce Tricolori che ieri hanno sorvolato L’Aquila per l’omaggio a Paolo Del Pozzo, il pilota del 118 morto in aeroporto
Dopo l’annullamento dell’Airshow la pattuglia acrobatica delle Frecce Tricolori ha voluto comunque rendere omaggio al co pilota investito da una cisterna sulla pista dell’aeroporto di Preturo.
Una sorpresa per gli aquilani e un omaggio a chi ha perso la vita a causa di una tragica fatalità. Ieri il sindaco Biondi e il consigliere comunale Vittorini hanno assistito al sorvolo in aeroporto e hanno deciso di non pubblicizzarlo, ma di renderlo un momento intimo e di cordoglio.
Sull’incidente è stata aperta un’inchiesta, la procura indaga per omicidio colposo. Oggi nuovi rilievi sul posto da parte del personale competente della Asl per valutare se sono stati rispettati i protocolli di sicurezza. La Procura ha iscritto sul registro degli indagati il conducente della cisterna, un uomo di 45 anni dell’Aquila, anche lui sotto shock per quanto accaduto.
Il fatto è stato classificato come incidente sul lavoro. Da una prima ricostruzione dei fatti, e sentendo anche i testimoni, pare che Dal Pozzo fosse posizionato dietro la cisterna per scattare delle foto, particolare che gli inquirenti stanno verificando analizzando il cellulare della vittima.
Il conducente dell’autobotte sceso dal mezzo dopo l’avviso del decollo dell’elisoccorso. Risalito a bordo, in retromarcia ha investito Dal Pozzo. Probabilmente il pilota non era visibile negli specchietti in quanto in un angolo cieco.
Il mezzo è stato posto sotto sequestro dal magistrato ed è stato affidato l’incarico al medico legale Giuseppe Calvisi, domani dovrebbe effettuare l’autopsia.
Dal Pozzo era un pilota esperto e stimato, appassionato anche di ingegneria del volo. Sposato e padre di due bimbi piccoli, era da pochissimo in servizio all’aeroporto, dipendente dell’Avincis, la società affidataria del servizio di Elisoccorso ed ex ufficiale della marina militare.