Il settore agricolo è in crisi, per questo le associazioni chiedono lo stato di calamità per la zona del Fucino con la sospensione delle ordinanze che bloccano le irrigazioni
La situazione è grave e per questo è stato convocato un vertice in Prefettura con precise richieste alla Regione Abruzzo. Un quadro a tinte fosche, peggiorato dal meteo degli ultimi tempi che ha aggravato la situazione economica delle imprese che operano nell’agricoltura. Le colture del Fucino oggi appaiono danneggiate dalle piogge frequenti che hanno causato un’alluvione nei campi. Molte imprese hanno perso anche i primi sfalci di foraggi e il freddo e le piogge hanno ritardato anche il trasferimento dei pascoli degli ovini, bovini ed equini. In sofferenza anche le coltivazioni di cereali e legumi come il comparto dell’olio e del vino, pure sulla costa abruzzese. Allo stesso tempo l’andamento dei tassi di interessi bancari relativi a prestiti o mutui, indispensabili per fronteggiare gli aumenti dei costi, dal mese di agosto 2022 ad oggi, registrano un incremento fino a circa l’8%”. Alla regione si chiedono interventi e anche di farsi portavoce col governo nazionale affinché ci siano contributi economici per sostenere gli agricoltori e le famiglie. Il direttore di Coldiretti dell’Aquila Domenico Roselli questa mattina era al Fucino a parlare con gli agricoltori che raccontano della delicata situazione e delle difficoltà del loro settore. Campi allagati e problemi enormi.