Gasdotto Larino Chieti: Il 1 dicembre la decisione della V.I.A. La Commissione Regionale Valutazione Impatto Ambientale, infatti, darà il suo parere sul progetto presentato dalla Società Gasdotti Italia.
Lo rende noto in un comunicato il Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua, lanciando l’allarme per una nuova opera che va nel segno della deriva petrolifera nella nostra Regione. Il gasdotto avrebbe una lunghezza di 110 chilometri e un diametro di 60 centimetri. Il tracciato coinvolge ben 26 comuni sparsi nelle province di Campobasso, Chieti e Pescara e dovrebbe attraversare ben sette siti d’interesse comunitario ed uno in zona di protezione speciale. Obiettivo é quello di connettere le aree in cui dovrebbero essere perforati i futuri pozzi e realizzati gli stoccaggi gas, il tutto per far diventare l’Italia – recita la nota – una piattaforma logistica nel Mediterraneo per il metano da inviare in Nord Europa, senza considerare la fragilità e la vulnerabilità di un territorio densamente popolato, con un patrimonio ambientale, agricolo e culturale enorme, dall’elevato rischio sismico ed idro-geologico.
“I rischi, gli impatti ambientali e i problemi, come le pesanti servitù di passaggio e gli espropri, graveranno sui cittadini abruzzesi e molisani, senza alcun beneficio per la loro vita quotidiana. Tra l’altro negli ultimi 15 anni il consumo di gas in Italia è diminuito del 30% e le infrastrutture esistenti bastano ed avanzano per garantire i servizi agli abitanti. In realtà sarebbe il caso di puntare sulla manutenzione della rete di gasdotti esistente visto che dall’inizio del 2015 in Italia vi sono stati ben tre incidenti, tra cui quello molto grave di Mutignano proprio in Abruzzo. Senza gasdotti, stoccaggi (l’Abruzzo è interessato dal progetto di S. Martino sulla Marrucina e da quello di S. Benedetto del Tronto, entrambi citati nel piano di sviluppo di Gasdotti Italia, oltre che dai due stoccaggi esistenti di Cellino e Fiume Treste; il Molise dal nuovo progetto di stoccaggio Sinarca) e oleodotti la perforazione di nuovi pozzi di idrocarburi che lo Sblocca Italia vuole rilanciare non avrebbe senso. La Regione Abruzzo cosa farà?”