La Guardia di Finanza di Chieti ha scoperto nei pressi dei Comuni di Canosa Sannita e Orsogna attività illecite nel settore della rottamazione di autovetture. Una denuncia per ricettazione.
Le attività illecite, secondo la Gdf erano tutte riconducibili ad un unico soggetto. Le indagini hanno permesso di individuare disseminati su una vasta area numerosi mezzi tra autoveicoli, motoveicoli, macchine agricole e parti di essi in palese stato di abbandono, nonché numerosi rifiuti, alcuni dei quali classificati come pericolosi. Inoltre, all’interno di un capannone dove veniva svolta l’attività di rottamazione sono state rinvenute – accuratamente occultate – numerose targhe di autoveicoli alcune delle quali riconducibili ad automobili rubate. Le successive indagini in materia di polizia ambientale e di polizia tributaria hanno consentito di rilevare la presenza di 146 tra autoveicoli, motoveicoli e macchine agricole, 89 targhe di autoveicoli, 7 carte di circolazione e 4 certificati di proprietà. L’esito dei controlli e accertamenti fiscali ha inoltre permesso di rilevare elementi positivi di reddito non dichiarati per complessivi € 1.154.069,71 e l’emissione di fatture relative ad operazioni soggettivamente inesistenti. Parallelamente è stato avviato anche un controllo diretto al contrasto dell’impiego di manodopera irregolare. riscontrato l’utilizzo di un lavoratore “in nero” con mansioni di lamierista/carrozziere.
Infine, gli ulteriori accertamenti effettuati sulle targhe sequestrate in sede di accesso, mediante interrogazioni alle banche dati in uso al Corpo ed all’attività esterna presso i competenti Uffici (Provincia, Ufficio Aci – Pra e Motorizzazione Civile), hanno permesso di constatare che cartolarmente gli autoveicoli risultavano ancora circolanti. Di conseguenza si è passati alla ricerca dei responsabili per il mancato pagamento della tassa di proprietà e per la mancata rottamazione e/o abbandono.
All’A.G. di Chieti è stato pertanto denunciato un soggetto per ricettazione (art. 648 c.p.), emissione di fatture per operazioni inesistenti, illecita attività di smaltimento rifiuti. Sono state irrogate sanzioni amministrative per Euro 1.175.000,00 relative a n. 235 contestazioni per violazioni alla normativa ambientale ed, infine, recuperati bolli auto non corrisposti alla regione Abruzzo e relative sanzioni per complessivi Euro 870.032,00.
