Il Consiglio direttivo dell’Agir, l’Autorità di Gestione Integrata dei Rifiuti, ha eletto presidente Marco Alessandrini, sindaco di Pescara.
Durante la seduta sono state anche poste le basi dell’iter che porterà all’insediamento del direttore generale, da individuare attraverso procedura ad evidenza pubblica. Alla seduta, oltre a Marco Alessandrini, erano presenti i sindaci Gabriele De Angelis (Avezzano); Tiziana Magnacca (San Salvo); Giovanni Melchiorre (Bellante); Simone Dal Pozzo (Guardiagrele); Mario Ciampaglione (Cansano); Gianfranco De Massis (Elice); il sottosegretario alla Presidenza della Regione Mario Mazzocca; il Commissario Unico Straordinario Piergiorgio Tittarelli; il dirigente del Servizio Gestione Rifiuti della Regione Abruzzo, Domenico Longhi; la Segretaria Comunale e il Capo di Gabinetto del sindaco di Pescara Carla Monaco e Fabrizio Paolini.
“Sono onorato di questo ruolo che rivestirò con dedizione e impegno e ringrazio i colleghi sindaci membri del Consiglio per la fiducia che mi hanno accordato. – ha dichiarato il neo presidente Alessandrini – Sono certo che una gestione dei rifiuti integrata e condivisa su ampia scala non possa che fare bene ai nostri territori, perché genera potere contrattuale ed economie preziose per strutturare un servizio virtuoso, con ricadute economiche e qualitative utili sia alla comunità che al nostro ambiente. Per questo lavoreremo all’interno di questo importante organismo che apre le porte a una nuova governance della filiera. Il Comune di Pescara ha già avviato una trasformazione sostanziale in scala vasta della gestione del servizio con la fusione di tre società di gestione quali Attiva, Linda e Ambiente, che daranno voce e risposte a tutto il territorio provinciale, raccolgo quindi con grande serietà e consapevolezza l’impegno che ci viene riconosciuto a livello regionale, conscio di quanto questo organismo sia atteso e importante per la comunità regionale. Questo organismo ci aiuterà a ragionare insieme, tenendo presente un orizzonte che è più vasto di quello del nostro singolo perimetro, con l’opportunità di fare scelte comuni a vantaggio di un’utenza vasta e variegata e allineandoci alle grandi realtà in cui il rifiuto viene considerato una risorsa, una fonte di ricchezza, energia da produrre e trasformare”.