Ricordo Storia Futuro è l’evento organizzato all’Aquila per celebrare la giornata della Memoria, messo in campo dal Comune e dalla Regione e dedicato, grazie alla collaborazione con l’ufficio scolastico regionale, agli studenti abruzzesi. Un momento per commemorare le vittime della Shoa ma anche per offrire uno strumento di approfondimento storico culturale.
La pandemia ha imposto limitazioni e gli studenti hanno potuto seguire in streaming. Una mattinata intensa fatta di testimonianze ed impegno. Un’occasione, come ha inteso ribadire il governatore Marco Marsilio per rinsaldare i rapporti tra l’Abruzzo e la comunità ebraica di Roma e ha ricordato l’importanza di andare in quei luoghi della memoria per far sì che i viaggi di istruzione non siano solo gite ma anche momenti di conoscenza. In collegamento sono intervenuti infatti Ruth Dureghello, presidente della Comunità ebraica di Roma e Alberto Di Castro, della Fondazione beni culturali ebraici in Italia. Il sindaco Biondi, nel suo discorso di saluto, ha citato un passaggio del diario di Anna Frank. La
Memoria, ha detto, non è un museo o una ricorrenza che accade solo una volta l’anno ma la memoria è anche rifiuto dell’intolleranza e tanto altro. All’Aquila il percorso di recupero dell’identità e’ stato importante. La memoria è anche prerogativa per la libertà, ha detto ancora Biondi che ha ricordato le iniziative del Comune come il recupero delle pietre d’inciampo o la cittadinanza onoraria a Liliana Segre.
L’associazione culturale “Ricordo” dell’Aquila con i suoi attori ha portato sul palco letture e interpretazioni tratte da opere riguardanti il tema della Memoria, accompagnati dal violoncello di Flavia Massimo. Ad aprire l’evento la lettura del brano ‘Auschwitz’ di Guccini da parte di una giovanissima attrice e studentessa aquilana, Mariafrancesca Tomassetti. La direttrice dell’ufficio scolastico regionale Antonella Tozza ha voluto ricordare invece l’importanza del documento con linee guida per la lotta all’antisemitismo nelle scuole emanate dal Ministero e soprattutto ha fatto una riflessione sul terribile accostamento fatto in tempi di pandemia tra la Shoa e le limitazioni imposte a causa del Covid.