Sono 28 le dimore storiche che, domani (domenica 26 maggio) saranno aperte alle visite in occasione della XIV giornata nazionale dell’ Adsi (Associazione nazionale dimore storiche)
Con un percorso che va dagli affreschi della scuola di Raffaello allo studio d’artista Summa. E’ un patrimonio importante, che i proprietari custodiscono con dedizione e impegno e che contribuisce a formare il più vasto museo diffuso presente sul territorio nazionale.
L’iniziativa è organizzata in collaborazione con l’Associazione nazionale case della memoria, la Federazione italiana amici dei musei (Fidam) e Federmatrimoni ed Eventi Privati (Federmep) e ha ricevuto il patrocinio di Enit – Agenzia nazionale del turismo e della commissione nazionale italiana per l’Unesco.
“In Italia vi sono oltre 8.200 dimore private abitualmente aperte al pubblico – sottolinea il presidente di Adsi Abruzzo, Giovanni Ciarrocca – superando di gran lunga il numero dei comuni italiani, che ammontano a 7.901: in media, più di una dimora per località. Si può dunque parlare di una delle principali risorse per lo sviluppo del Paese, la nascita di nuove occupazione e la proiezione verso un futuro sostenibile a partire dalla propria memoria. Le dimore storiche rappresentano la più estesa industria culturale del Paese, creano economia e valore sociale nei comparti del turismo dell’artigianato e del restauro”.
Il 28% delle dimore, infatti, si trova in comuni sotto i 5.000 abitanti – che costituiscono il 70% dei comuni italiani – oltre la metà (54%) si trova nei centri abitati con meno di 20.000 abitanti ed il 31,3% in aree periurbane o al di fuori delle città. Più di una dimora su tre risulta inoltre essere all’interno di un borgo storico, una su quattro in area rurale. Le dimore sono beni non delocalizzabili che generano un valore sociale ed un’economia indissolubilmente legata al territorio. Se adeguatamente valorizzate possono quindi rappresentare uno stimolo per la ripartenza dei piccoli comuni garantendo un ritorno positivo per le attività produttive locali che sono sempre più in difficoltà. Le aree interne – pari al 58% del Paese, in cui vivono 13 milioni di persone – sono sempre più povere e prive di servizi a causa di uno spopolamento che va ben oltre l’attuale calo demografico.
Non solo, negli ultimi anni si è registrata una crescita della capacità di spesa da parte del turismo di breve-medio raggio: il turismo di prossimità nei borghi rappresenta un’opportunità in più per valorizzare e preservare il patrimonio culturale e naturale. Ma anche la città di Pescara quest’anno si arricchisce di due gioielli, la Fondazione Summa e l’Imago Museum, così come per la prima volta all’Aquila sarà aperto palazzo Margherita.