Per celebrare il “Giorno della Memoria” si sono svolte stamani le cerimonie di consegna delle Medaglie d’Onore in Prefettura a Chieti e Pescara
il Prefetto di Pescara Giancarlo Di Vincenzo, nei Saloni di rappresentanza del Palazzo del Governo, alla presenza delle principali Autorità civili e Militari, dei Sindaci dei Comuni di Cepagatti e Lettomanoppello, ha consegnato ai familiari degli insigniti le “Medaglie d’Onore” conferite con decreto del Presidente della Repubblica ai cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra e ai familiari dei deceduti. Nel corso della cerimonia commemorativa la testimonianza per “non dimenticare” di un cittadino di Pescara, decorato di Medaglia d’onore nel 2010, Sottotenente t.o. dell’Arma dei Carabinieri, Abramo Rossi, classe 1924, sopravvissuto alla deportazione, arricchita inoltre dalla presenza della prof.ssa Letizia di Maio, figlia dell’internato militare italiano Ciro di Maio, che dopo l’8 settembre 1943, all’età di 22 anni, fu deportato in Germania fino al maggio 1945, il quale ha lasciato in ricordo un memoriale che ha terminato di scrivere nell’anno 1999 all’età di 79 anni. I riconoscimenti alla Memoria sono stati concessi con decreto del Presidente della Repubblica del 21 ottobre 2022, in favore di: CONTE Rocco, nato a Lettomanoppello (Pescara) il 20 dicembre 1916; e CRISANTE Romeo Mario, nato a Cepagatti (Pescara) il 15 ottobre 1910.
Mentre a Chieti il Prefetto Mario Della Cioppa, con il Sindaco di Chieti Diego Ferrara ed il Vicesindaco di Vasto, Dott.ssa Fioravante, Comuni di residenza degli insigniti, hanno consegnato le medaglie d’onore ai famigliari dei Signori Giuseppe DI GIOVANCESARIO, Nicola VALENTINI, Luigi BOTTONE ed Enrico FEBBO.
Il Prefetto, alla presenza del Questore di Chieti Francesco De Cicco, ha portato ai presenti anche i saluti del Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, Colonnello Alceo Greco e della Guardia di Finanza, Colonnello Michele Iadarola, ed ha sottolineato come l’importanza della giornata della memoria sia stata cristallizzata in ben due leggi, a riprova dell’attenzione rivolta dallo Stato al ricordo di quanto accaduto in un passato, seppur recente, e nella speranza che, proprio per il tramite della narrazione di quanto accaduto, anche da parte dei discendenti degli internati, non possano più ripetersi crimini di tal genere.
Anche il Sindaco di Chieti e il Vice Sindaco di Vasto si sono uniti al Prefetto nel richiamare l’attenzione sull’importanza che il ricordo delle violenze e delle persecuzioni razziali, consegnato ai più giovani, possa fungere da monito per il futuro. La cerimonia ha visto la partecipazione emozionata di tutti i parenti degli internati insigniti che, con dignità e commozione, hanno rivolto anch’essi l’augurio che le future generazioni abbiano sempre presente le atrocità dell’olocausto, nella speranza che ciò non sia mai più a ripetersi.