L’arrivo della carovana rosa in Abruzzo per il Giro può rappresentare una ulteriore promozione e una boccata di ossigeno per le aree interne piegate dal Covid
Per le aree interne piegate dal Covid 19 e da tutte le limitazioni riguardanti spostamenti e attività, l’arrivo della carovana rosa rappresenta una boccata d’ossigeno, una occasione di rilancio dopo un anno di buio assoluto.
Lo sanno bene gli amministratori delle aree interne. Nell’aquilano, dopo la presentazione del giro, già si inizia a pianificare il maggio rosa.
Del resto l’Abruzzo è protagonista con tre partenze di tappa e un arrivo. La nona tappa, infatti, sarà tutta in Abruzzo, partenza da Castel di Sangro con arrivo a Rocca di Cambio mentre il 18 maggio sarà L’Aquila città di partenza della decima tappa.
A parlare dei vantaggi di questo grande evento è Angelo Caruso, in doppia veste di presidente della Provincia dell’Aquila e sindaco di Castel di Sangro.
Castel di Sangro per la prima volta ospita peraltro un evento del genere, dunque una valenza anche storica per quella comunità che si prepara ad organizzare anche eventi collaterali sperando nell’allentamento delle restrizioni legate alla pandemia.