Giulianova: da Tel Aviv per restituire le piastrine di tre militari italiani

Un ricercatore israeliano in Italia per restituire tre piastrine di tre militari italiani, grazie al contatto con il riceratore Walter De Berardinis.

Lancia un appello sui social scovato dal ricercatore italiano Walter De Berardinis e dal nipote di un internato italiano in Palestina e decide di venire in Italia per restituire ai famigliari ciò che ha trovato. Si tratta di tre piastrine identificative trovate con un metaldetector e appartenenti al Bersagliere Paolo Calafiore, originario della Sicilia e prigioniero degli inglesi nella Seconda Guerra Mondiale sul fronte palestinese. Il contatto reso possibile grazie all’intuito del riceratore storico di Giulianova Walter De Berardinis e della nipote di un internato italiano nei Lager Tedeschi, la rosetana Francesca Martinelli. Sono stati loro a scovare l’appello sui social del giovane ricercatore israeliano Gan Erez Minelab, il quale, grazie a un metaldetecor aveva trovato dei residui bellici, risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. Dopo aver visionato il materiale e una volta stabilita l’autenticità, è partita la ricerca dei famigliari dei tre militari: un bersagliere siciliano, Paolo Calafiore Classe 1914; un artigliere casertano, Vincenzo Lepore Classe 1923 e Francesco Mirolli, di cui si conosce solo la matricola, N° 223170.  Sia Calafiore che Lepore, dopo essere stati prigionieri in Palestina, sono stati liberati nel gennaio del ’47 e sono tornati in Italia dove hanno messo su famiglia. Proprio grazie alle ricerche di De Berardinis e della Martinelli è stato possibile rintracciare i discendenti che hanno potuto riprendere possesso delle piastrine dei loro cari.

Luca Pompei: