Presto i lavori al campetto occupato in via dello Splendore, a Giulianova, dopo lo sgombero emesso dalla Procura di Teramo, su richiesta dell’Asp 2. Il magistrato, pur mantenendo la misura del sequestro preventivo, ha accolto le richieste del pm Enrica Medori per evitare il rischio di nuove occupazioni dell’area.
Tra queste c’è l’autorizzazione alla ditta incaricata di eseguire i lavori indicati dall’Azienda pubblica di Servizi alla Persona ad accedere all’area sottoposta ed eseguire i previsti lavori di riqualificazione. Lavori che inizieranno a strettissimo giro e che riguardano l’appalto relativo agli interventi di ammodernamento del sito per i quali l’Asp 2, tramite la Regione Abruzzo, nel 2020 ha ottenuto uno specifico finanziamento da parte della Comunità europea di circa 125 mila euro. L’intervento dovrà essere terminato entro pochi mesi e in caso contrario scatterà la perdita del finanziamento.
Il progetto riguarda la realizzazione di un campo di calcio a 5 in erba sintetica da utilizzare anche per altri sport come tennis e pallavolo e di un campo di basket. Tutte le realizzazioni saranno a disposizioni dei bambini dell’Istituto Castorani, che ospita donne e minorenni in particolari situazioni di gravità, che avranno così a portata di mano un angolo all’aperto poco distante dalla sede principale. Intanto gli occupanti del campetto sgomberato in viale Dello Splendore non si arrendono e annunciano per sabato 11 dicembre un corteo con lo slogan “le idee non si sgomberano, il campetto occupato vive”.
Diverse le reazioni politiche che si sono susseguite subito dopo lo sgombero, e altrettante le manifestazioni di solidarietà, soprattutto da parte di movimenti politici riferibili alla sinistra giuliese. Solidarietà che lascia però contrariato il sindaco Jwan Costantini che ha dichiarato al quotidiano Il Centro:
“Ritengo vergognoso quanto accaduto in piazza Fosse Ardeatine poche ore dopo lo sgombero del campetto, dove alcuni esponenti politici locali erano al fianco di chi insultava le forze dell’ordine e offendeva me e il vicesindaco Albani. Alcuni partecipanti al comizio hanno minacciato in maniera non troppo velata la mia persona. Per questo la questura ha disposto dei controlli rafforzati in mia tutela.”