Le indagini, e soprattutto le immagini di alcune telecamere della zona, faranno chiarezza sulla dinamica del drammatico scontro mortale ne quale ha perso la vita Sandy Di Varano, 35enne operaio papà di una bambina, e una macchina
L’uomo era in sella a una Yamaha che per cause ancora in corso di accertamento si è scontrata con una vettura: lo schianto, violentissimo, non gli ha lasciato scampo. Nell’impatto il motociclista, che indossava regolarmente il casco, è scivolato sull’asfalto e per lui non c’è stato nulla da fare. I soccorsi degli operatori del 118 sono stati immediati e per lungo tempo hanno cercato di rianimare l’uomo. Il conducente della macchina, risultato negativo sia al test dell’alcol sia a quello della guida, si è subito fermato per prestare soccorso. Da una prima ricostruzione sembra che il motociclista
viaggiasse in direzione nord e la macchina procedesse da nord verso sud quando all’incrocio si è verificato il violento urto.
Il sostituto procuratore di turno ha disposto il sequestro dei mezzi e disposto il trasferimento della salma all’obitorio. Nelle prossime ore deciderà se disporre l’autopsia nell’ambito del fascicolo aperto per omicidio stradale. Di Varano abitava in via Montello con la compagna e la figlioletta. Lavorava come operaio nello stabilimento Amadori di Mosciano. Legatissimo alla famiglia e descritto come grande lavoratore, era un appassionato di moto. Era originario di Avezzano e prima di trasferirsi a Giulianova aveva vissuto a Isola del Gran Sasso.
Nel 2018 era stato protagonista di una puntata della trasmissione televisiva “Le Iene” nel corso della quale aveva riabbracciato la madre naturale dopo 29 anni di lontananza.
Il Sindaco Jwan Costantini e l’ Amministrazione Comunale, “profondamente addolorati per la scomparsa improvvisa e prematura di Sandy Di Varano, esprimono le più sentite condoglianze alla famiglia. Con un abbraccio affettuoso, a nome della Città, si stringono a sua moglie, alla loro bambina, ai parenti e ai tanti amici che, nella comunità di Isola del Gran Sasso, dov’era cresciuto, e a Giulianova, lo stimavano e gli volevano bene”.