Un grave episodio di cronaca quello che ha visto protagonista un’infermiera in servizio nel reparto Dialisi Covid dell’ospedale di Giulianova. La Asl di Teramo ha inviato una lettera al Prefetto per affrontare il problema della sicurezza
Un uomo, per motivi ancora da chiarire, ha strattonato e insultato l’operatrice sanitaria. L’aggressore è anche riuscito a impossessarsi del cellulare dell’infermiera che, riuscita a divincolarsi, è fuggita verso il vicino piazzale. Il malintenzionato l’ha inseguita e le ha lanciato addosso il telefono, prima di darsi alla fuga. La donna è stata subito curata al pronto soccorso, dove le sono stati diagnosticati dieci giorni di prognosi. Sull’episodio stanno indagando i carabinieri ai quali l’operatrice sanitaria ha presentato denuncia. A lanciare l’allarme sull’aggressione e stata la Fp Cgil che esprime solidarietà nei confronti della lavoratrice e sollecita l’adozione di misure a tutela del personale nei luoghi di lavoro.
Il direttore generale della Asl, Maurizio Di Giosia, ha scritto oggi una lettera al prefetto di Teramo, Massimo Zanni, per affrontare il problema delle aggressioni al personale sanitario. L’ultimo caso, in ordine di tempo, è avvenuto lunedì scorso all’interno della Terapia emo-depurativa dell’ospedale di Giulianova, ma nell’ultimo anno sono avvenute altre aggressioni, verbali o fisiche, in diversi reparti anche di altri ospedali.
“La situazione originariamente circoscritta all’area dei servizi psichiatrici e delle dipendenze si è estesa -durante la pandemia- a servizi di emergenza quali il pronto soccorso e persino a reparti afferenti all’area medica come il reparto di nefrologia”, ha scritto il direttore generale al prefetto. In effetti nel corso del tempo sono state attuate misure di prevenzione, come il potenziamento
dell’attività di vigilanza e dei sistemi di videosorveglianza, che però hanno risolto solo in parte il problema. Da qui la richiesta, rivolta al prefetto, di convocare un tavolo tecnico per analizzare la situazione e individuare insieme ulteriori misure di protezione del personale della Asl. “Purtroppo quello degli episodi di violenza nei confronti degli operatori sanitari è un fenomeno in aumento, in tutta Italia. Tanto che anche la Fiaso sta adottando delle iniziative per focalizzare il tema e individuare possibili strategie che, a mio avviso, devono prevedere un’ampia collaborazione fra
istituzioni”, commenta Di Giosia, che è anche coordinatore delle Asl abruzzesi aderenti alla Federazione italiana delle aziende sanitarie ospedaliere.
Pancrazio Cordone Segretario Fp Cgil Teramo: “Vi sia carenza di sicurezza per i lavoratori dell’ospedale, soprattutto nelle ore pomeridiane serali e notturne, quando l’accesso ai locali della struttura è pressoché libero, senza alcun tipo di controllo. Il sindacato auspica che tali soluzioni si concretizzino il prima possibile. Bisogna salvaguardare la sicurezza dei lavoratori, ma anche degli utenti, procedendo all’installazione di apposite telecamere e soprattutto potenziando, con la presenza di servizi di sorveglianza, la sicurezza nelle ore serali e notturne”.