“Giustizia, diritto e decisioni: è possibile comporre forma e sostanza? L’errore quanto conta?” è il titolo dell’evento che si terrà venerdì 28 marzo alle ore 17 nell’edificio sacro San Nicola di Bari in piazza monsignor Giovanni Martorella a Lettomanoppello
L’evento è organizzato dall’Officina dell’on. Luciano D’Alfonso, dalla fondazione Europa Prossima, dall’associazione Pietrara Conviviale e dall’aps Fondazione Palazzo De Sanctis, con il patrocinio dell’università Lumsa di Roma, dell’università di Teramo e dell’università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara.
L’Ordine degli Avvocati di Pescara ha concesso l’accreditamento dell’incontro, riconoscendo 2 crediti formativi (uno in Diritto pubblico e uno in Diritto processuale penale) agli iscritti che vi prenderanno parte.
Gli interventi saranno effettuati da Marta Cerioni, docente associato di Diritto pubblico all’università Politecnica delle Marche; Rosita Del Coco, docente ordinario di Diritto processuale penale all’università di Teramo; Luciano D’Alfonso, deputato e presidente emerito della Regione Abruzzo; Elisabetta Serafin, presidente della Saipem spa; Bruno Forte, arcivescovo metropolita della diocesi di Chieti-Vasto; Marco Minicucci, generale di corpo d’armata e comandante interregionale dei Carabinieri “Ogaden” di Napoli; Pasquale Fimiani, avvocato generale presso la Procura generale della Corte di Cassazione, e Giuseppe Amato, procuratore generale della Corte d’appello di Roma. Modera l’incontro Manuela Natale, docente associato di Diritto commerciale all’università di Roma Tor Vergata.
Sarà presente Federico Briolini, direttore del Dipartimento di scienze giuridiche e sociali dell’università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara. – In linea con i temi dell’evento, la Fondazione Palazzo De Sanctis sta sviluppando progetti innovativi nel campo della formazione decisionale. In collaborazione con l’università LUMSA, la Fondazione lancerà un Corso di Alta Formazione intitolato “Le decisioni pubbliche in una società in transizione”.
Questo programma, della durata di 180 ore, inizierà nell’ottobre 2025 e si concluderà nel giugno 2026. Il corso mira a formare professionisti capaci di generare idee innovative e trasformarle in decisioni e azioni concrete, andando oltre il mero rispetto di norme e procedure. Tra i temi trattati figurano l’etica delle decisioni, la teoria della scelta pubblica, l’economia delle idee creative e la psicologia delle decisioni.
La metodologia didattica combinerà lezioni in presenza e online, attività di laboratorio, simulazioni e incontri con esponenti del mondo politico, economico e «l’ambizione è di coltivare una cultura della decisione – spiega l’on. Luciano D’Alfonso – che sia concretamente generativa, per non disperdere il pensiero realizzatore. L’errore è sempre in agguato ma il diritto resta la forma necessaria del procedere del decisore pubblico e privato. E allora, cosa occorre per trasformarlo in pensieri e contenuti capaci di fertilità e di aggiuntività moltiplicativa? La riflessione sulla decisione si impone come questione etica prima che politica, e nelle complesse congiunture dell’attualità si pone come tema essenziale. L’incontro del 28 marzo fa parte di un ciclo di momenti di riflessione pensati e progettati per dare un contributo significativo al dibattito pubblico sulla decisione di qualità sia in ambito pubblico che privato. In questo spazio di riflessione dialogante, miriamo a rinvenire gli strumenti per forgiare non solo il pensiero, ma l’azione stessa, a educare all’arte del fare e al discernimento della cosa da fare. È qui, nel crogiolo dell’esperienza concreta, che si integrano le qualità del decisore, che si mettono alla prova le virtù dell’arte decisionale generativa, capace di trasformare il potenziale in realizzazione, l’intenzione in impatto tangibile. Un’arte che, lungi dall’essere un mero esercizio intellettuale, si radica nel terreno fertile della concretezza, dove la visione si traduce in opera».