Oltre 170 milioni sono inseriti nella bozza di delibera che la Regione Abruzzo presenterà al Governo per la realizzazione di progetti per la messa in sicurezza del traforo e la qualità dell’acqua del Gran Sasso.
In una nota della Regione si legge che “La giunta regionale ha approvato la delibera n.33 del 25 gennaio 2019 avente ad oggetto “Gestione del rischio nel sistema idrico del Gran Sasso- DGR n. 643 del 7-11.2017. Definizione attivita’ urgenti ed indifferibili”. Prende atto delle attivita’ indicate come prioritarie per la completa messa in sicurezza dell’acquifero del Gran Sasso e del sistema di captazione delle acque potabili e stabilisce che le opere, comprensive della progettazione, appalto e realizzazione, debbano essere attuate con assoluta urgenza e improcrastinabilita’.
Secondo l’Osservatorio Indipendente sull’Acqua del Gran Sasso l’approvazione da parte della giunta regionale della delibera n. 33 del 25 gennaio 2019 è “Un passo avanti verso la soluzione del problema, ma siamo soltanto ad una prima dichiarazione di intenti. Cosi'”L’impianto generale conferma quanto sostenuto in questi due anni dall’Osservatorio molte delle nostre osservazioni si ritrovano nella proposta della Commissione Tecnica Regionale, ma non c’e’ molto da essere allegri perche’ tutto cio’ dimostra che un coinvolgimento delle associazioni avrebbe accorciato i tempi e impedito i continui “rimandi” a cui si e’ assistito fino ad oggi. Ci sono voluti quasi vent’anni, 82 milioni di euro, diversi incidenti e sversamenti di sostanze, il sequestro dei Laboratori, un processo con patteggiamento, un’altra inchiesta che ha portato a dieci indagati coinvolgendo la Ruzzo Reti SpA, l’INFN e la Strada dei Parchi SpA, decine di manifestazioni e iniziative pubbliche affinche’, finalmente, la Regione Abruzzo e gli enti coinvolti proponessero un piano per la messa in sicurezza dell’acquifero”.
L’INTERVISTA DI MARIANNA GIANFORTE AL PRESIDENTE VICARIO DELLA REGIONE ABRUZZO GIOVANNI LOLLI: