Resta ancora chiusa la stazione sciistica del Gran Sasso, ma si spera nelle precipitazioni che il meteo ha annunciato nei prossimi giorni
Se qualche stazione ha potuto aprire, vedi Campo Felice e Roccaraso, con l’innevamento programmato, a Campo Imperatore la situazione è davvero nera al momento e si fanno gli scongiuri. Pochissimi turisti sono saliti sul Gran Sasso con la funivia ma è chiaro che con la stazione chiusa la situazione è molto complicata. E lo è soprattutto per le attività commerciali in quota. Tutti gli alberghi sono rimasti chiusi in assenza di prenotazioni.
Ada Fiordigigli dell’omonimo e storico hotel a Fonte Cerreto, proprio alla base della funivia del Gran Sasso, spiega al Tg8 che la situazione è comune a tutti gli albergatori. Loro, come gli altri, sono chiusi e sperano di poter aprire il prossimo fine settimana se, come si spera, arriverà finalmente la neve. Si sperava nel fine settimana appena trascorso, dice, ma non è arrivata nessuna prenotazione ne tanto meno qualcosa da internet. Per tutto il periodo delle festività, aggiunge la Fiordigigli, abbiamo avuto pochissime prenotazioni. Un disastro per l’albergatrice aquilana perché è mancato l’80% del lavoro in pratica. Numeri che non hanno consentito neanche di recuperare almeno le spese.
Il fatto della neve, per la Fiordigigli, ovviamente condiziona tutto perché non ci sono altri motivi a suo giudizio per salire in quota e chi viene su, dice, viene per poter sciare. Turisti non ce ne sono e abbiamo visto solo qualche appassionato di montagna locale, il movimento insomma non c’è. Uno dei problemi per lei è che non ci sono alternative allo sci, non esiste un piano B che permetta a loro di poter lavorare in assenza di neve, nessuna animazione o iniziativa delle istituzioni per venirgli incontro, sostiene. In tutto questo ovviamente c’è da considerare il disastro dei posti di lavoro. Gli stagionali fuori dal discorso ovviamente non essendoci lavoro e anche questo è stato un problema enorme per tutto l’indotto.