Gran Sasso: sarà una stagione difficile per gli operatori. Funivia con capienza ridotta e limiti per la mobilità tra regioni. L’appello di Faccia per l’attività motoria dei bambini
Ha sofferto e soffre il turismo in tempo di Covid. Dopo un’estate di tante presenze in città e in montagna il nuovo Dpcm e le restrizioni imposte in tema di mobilità tra regioni creano più di una preoccupazione agli operatori del turismo invernale, ad esempio, e anche alle scuole sci.
Il tutto dopo stagioni invernali già difficili per il Gran Sasso e Campo Imperatore anche perché le restrizioni, come capienza della funivia e impianti con contingentamenti, hanno una incidenza sicuramente.
In funivia c’è la capienza ridotta al 30% e il Comune ha deciso per ora di mantenere i prezzi scontati come in estate.
Luigi Faccia è il direttore della scuola sci Assergi Gran Sasso. Ammette una certa preoccupazione negli operatori e rilancia la necessità del doppio ingresso. Con il collegamento fatto sul Gran Sasso in questo momento ci sarebbero stati meno problemi.
Ma non solo. L’attività motorio per i bambini è essenziale e per lui si deve trovare il modo di consentirla all’aperto perché è un fatto sociale e di salute.