Gran Sasso: un Nobel ai Laboratori

 il Prof. Kip Thorne, Premio Nobel in Fisica per la scoperta delle onde gravitazionali (2017), ha visitato i Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS).

Kip Thorne, accompagnato dal Rettore del GSSI Eugenio Coccia, è stato ricevuto da Alba Formicola, Responsabile Divisione Ricerca, e da un gruppo di ricercatori dei Laboratori. Durante la visita presso le strutture sotterranee, in un percorso che ha attraversato le tre grandi sale, il Premio Nobel ha potuto ammirare gli esperimenti presenti, realizzati mediante l’impiego di tecnologie innovative e sviluppate grazie alla collaborazione tra mondo scientifico e industriale.

“La visita ai Laboratori sotterranei mi ha molto sorpreso, non mi aspettavo di trovare una così grande varietà di esperimenti, strumenti che studiano dai neutrini solari all’astrofisica nucleare. Questi Laboratori sono i più famosi al mondo e sono stati presi a modello dai più recenti laboratori sotterranei americani e cinesi. Qui, nell’esperimento MACRO, ha lavorato a lungo anche Barry Barish (ndr fisico con il quale condivide il Premio Nobel insieme a Rainer Weiss)”, ha dichiarato il Premio Nobel al termine della visita in sotterraneo. A seguire Kip Thorne si è intrattenuto a lungo con i ricercatori dei LNGS.

Kip Thorne è uno degli scienziati più noti al mondo nell’ambito dello studio della teoria della relatività generale, dei buchi neri e dei cosiddetti “wormholes”, i vortici che collegano punti distanti nell’universo e che consentirebbero di effettuare salti nello spazio e nel tempo.

Conosciuto dal grande pubblico anche per i suoi studi sui viaggi spazio-temporali e sull’affascinante prospettiva di viaggiare attraverso luoghi ed epoche diverse sfruttando questi “tunnel cosmici”, tema che lo ha portato a collaborare alla sceneggiatura di film di fantascienza di grande successo, come “Interstellar”.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.