Gratteri, su sicurezza non si risparmia, no a logiche del prezzo. Su auto blindate, ‘perché non si comprano macchine italiane?’
“Sulla sicurezza non si risparmia”. Lo ha detto a Chieti il procuratore della Repubblica di Napoli, Nicola Gratteri, in occasione della presentazione del libro “Il grifone”, scritto insieme al professor Antonio Nicaso, che si è tenuta all’università “D’Annunzio”, presenti il rettore Liborio Stuppia, il professor Antonello Canzano Giansante, docente di Sociologia politica e sicurezza internazionale, e numerosi studenti che hanno gremito l’auditorium del rettorato. Gratteri ha ribadito ciò che ha sostenuto in altre occasioni ovvero che bisogna uscire da Consip “perché io penso che tutto ciò che riguarda la sicurezza di uno Stato, la sicurezza di una pubblica amministrazione, deve uscire da logiche del prezzo. Quando ero a Catanzaro – ha detto ancora Gratteri – ho fatto la gara per le ditte che dovevano entrare in Procura per le intercettazioni telefoniche e ho messo come punteggio 75 per cento qualità, 25 per cento prezzo. Perché io, di una intercettazione con quattro omissis perché non si comprende, che me ne faccio? Non è lì che si deve risparmiare, sulla sicurezza, sulla prova non si risparmia, gli sprechi sono altri, sulla
sicurezza non si risparmia”. Il procuratore di Napoli ha poi citato il caso delle auto blindate “perché le prossime auto blindate non saranno neanche europee e io non so nel cablaggio e nelle centraline cosa si può mettere, macchine che non vengono costruite in Europa.
E allora bisogna uscire da Consip, questo l’ho detto in più occasioni – ha proseguito – Noi stiamo comprando macchine non blindate che
costano 100.000 euro e abbiamo la Maserati che costa 86.000 e la Maserati sta chiudendo. E allora provocatoriamente ho detto: avete visto mai il presidente francese salire su un’auto che non sia una Citroen, una Renault, una Peugeot? Avete visto mai il cancelliere tedesco salire su un’auto che non sia una Mercedes o una Bmw? E noi, il nostro parco macchine dei ministeri, il 90 per cento sono macchine straniere. Com’è che non si riesce mai a comprare macchine italiane è un mistero, non penso che la Maserati sia così scadente rispetto ad altri modelli della
stessa fascia e della stessa gamma”.