“Green Pass”: piattaforma aperta per il certificato europeo ma per iscriversi al portale attivo l’Italia dovrà attendere il 15 giugno per il via libera alla circolazione. La carta Covid digitale Ue entrerà ufficialmente in vigore dal primo luglio.
Il “Green pass” è stato ideato per permettere la ripresa in sicurezza dei viaggi in Europa. Sarà gratuito, sicuro e accessibile a tutti. Disponibile in forma digitale o cartacea, la “carta verde” – come si legge sul quotidiano Il Centro – servirà a dimostrare che una persona è stata vaccinata contro il Covid-19; che è risultata negativa al test o che è guarita da un’infezione. Sono sette gli Stati in cui sono stati già emessi: Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Grecia, Croazia e Polonia hanno già rilasciato i primi certificati Ue. Gli altri attendono di attivare i sistemi di green pass nazionali per, poi, allinearli a quello europeo. Sono 17 i Paesi pronti a farlo, tra i quali l’Italia (entro il 15 giugno).
Entro il primo luglio il certificato digitale Ue Covid sarò applicato in tutta l’Europa. A rilasciare il certificato sono le autorità nazionali: ad esempio le Asl, oppure direttamente tramite il portale di eHealth del ministero della Salute. Su un dispositivo mobile può essere memorizzata la versione digitale. I cittadini possono richiedere anche una versione cartacea. Entrambi avranno un codice QR che contiene le informazioni essenziali, oltre a una firma digitale per assicurarsi che il certificato sia autentico. Gli Stati membri hanno concordato un modello comune.
Quanto dura? Essere guariti dal coronavirus consente il rilascio non solo del “green pass” nazionale ma anche di quello europeo quando quest’ultimo diventerà operativo. La validità, in questo caso, sarà di 180 giorni a partire però dal test molecolare positivo. Dunque le persone guarite saranno esenti da quarantene e test nei 180 giorni seguenti (6 mesi). Per le categorie già vaccinate il “green pass” sarà emesso, sotto richiesta, solo una volta completato il ciclo vaccinale (quindi solo a immunizzazione completa). In questo caso il green pass sarà valido a partire dal quattordicesimo giorno successivo alla somministrazione e avrà una durata diversa a seconda del vaccino. Per tutti gli altri sarà possibile solo in caso di riconosciuta negatività al virus. I metodi sono due: ottenere un tampone molecolare negativo, valido per 72 ore oppure sottoporsi a un test antigenico rapido negativo, valido però per 48 ore.
Veniamo al “green pass” nazionale: nella situazione corrente viene meno la sua utilità relativa agli spostamenti tra le regioni, mentre è richiesto per effettuare visite agli anziani ospitati dalle case di riposo (Rsa). Allo studio ci sono altre applicazioni, come la possibilità di partecipare a concerti con una capienza maggiore di quella consentita attualmente e di entrare in discoteca. In attesa di avere il vero e proprio “green pass” Basterà una certificazione che viene rilasciata dall’autorità sanitaria. A partire dal primo giugno, ad esempio, per partecipare ai banchetti per i matrimoni, in zona gialla e in zona bianca bisognerà presentare la certificazione che dimostri che si è vaccinati, guariti dal Covid, o negativi a un tampone.