Guerra Ucraina, una decina di profughi chiedono ed ottengono ospitalità da un albergatore di Roseto

Circa una decina i profughi ucraini, tra cui mamme e figli,  si sono ritrovati a chiedere aiuto ad un hotel di Roseto degli Abruzzi, dove erano già stati ospitati nei mesi passati

Questo in quanto non hanno accettato l’improvviso trasferimento in una struttura di Isola del Gran Sasso dove, ad oggi, sono ospitati circa 200 rifugiati provenienti in larga parte dall’Ucraina dalla Siria e dall’Afghanistan. Una situazione venutasi a determinare in seguito alla chiusura del centro di accoglienza di Notaresco. In un primo momento era stato comunicato il trasferimento in un centro di Pineto, ma subito dopo la notizia si è rivelata infondata. Per loro era stato previsto il trasferimento in una struttura di Isola del Gran Sasso. Non avendo accettato questa nuova sistemazione, le famiglie ucraine coinvolte, sono state lasciate, sempre a loro dire, senza nessuna assistenza. Per tale motivo hanno chiesto ed ottenuto ospitalità da parte di un albergatore della costa. Alessia Manicuti, titolare dell’Hotel Narcisi di Roseto degli Abruzzi ha affermato al Tg8 : “Non potevamo farli stare senza alloggio. Adesso noi non prendiamo più sovvenzioni, anche perché il primo periodo di emergenza è concluso, e così li dobbiamo ospitare a spese nostre. Ma lo facciamo volentieri, anche perché queste persone hanno bisogno di alloggio e vitto. Molti di loro sono stati inseriti nel mondo del lavoro e i ragazzi vanno già da diversi mesi nelle scuole del territorio comunale, dove ormai si sono integrati bene. Trasferirsi da Roseto a Isola non è semplice, in particolare quando poi sono costretti ad andare in strutture sovraffollate. Bisogna forse rivedere un po’ la gestione”.

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