Orologi avanti di un’ora il prossimo 31 marzo quando tornerà l’ora legale che consentirà anche in Abruzzo di risparmiare energia elettrica ma che in alcune persone, più sensibili, creerà alcuni fastidi.
Si stima, infatti, che lo spostamento in avanti dell’orario in Italia faccia risparmiare ogni anno circa 100 milioni di euro. Secondo la società Terna, tra il 2004 e il 2016 gli italiani hanno risparmiato 1,3 miliardi di euro.
La Commissione Europea ha, però, il 12 settembre scorso, ha presentato una proposta per mettere fine allo spostamento di lancette ogni sei mesi ed ha lanciato sul proprio sito web una consultazione pubblica aperta sulle disposizioni relative all’ora legale.
La consultazione ha ottenuto 4,6 milioni di risposte (il numero più alto mai ricevuto da una consultazione pubblica UE) e chiedono di cancellare il cambio di orario soprattutto i paesi del nord Europa e quelli baltici, secondo i quali le ragioni del risparmio energetico sono ormai superate.
La maggioranza degli Stati membri ha, però, espresso dubbi e il provvedimento è stato rispedito al Parlamento Europeo che ha avviato un nuovo iter legislativo ma, per il momento, non esiste alcuna decisione definitiva sull’abolizione del cambio di orario.
Intanto, nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo, sarà necessario spostare le lancette degli orologi avanti di un’ora, dalle 2 e alle 3. Di fatto, però, questo non sarà necessario per le apparecchiature elettroniche come smartphone e pc, per i quali l’aggiornamento avviene in maniera automatica.
L’ora legale in Italia:
In Italia l’ora legale è stata adottata per la prima volta nel 1916 e poi sospesa e ripristinata a più riprese negli anni della Seconda Guerra Mondiale. E’ stata adottata definitivamente con una legge del 1965, in periodo di crisi energetica, ma soltanto nel 1996, con la sua introduzione a livello europeo, ha raggiunto la sua durata attuale: l’inizio è fissato all’ultima domenica di marzo mentre la fine coincide con l’ultima domenica di ottobre.
Gli effetti sull’organismo:
Con il passaggio all’ora legale si usufruisce di un’ora di luce in più durante il giorno, ma si dorme un’ora in meno. In alcune persone più sensibili questo cambiamento può comportare dei temporanei fastidi di salute, legati alla sottrazione di un’ora di sonno: cefalee, malumore, nervosismo.
Secondo alcuni scienziati, con l’arrivo dell’ora legale possono verificarsi ben cinque disturbi psicofisici: disturbo del sonno, mancanza di concentrazione, stress cardiaco e psicologico, incidenti alla guida. Il problema più frequente è quello dell’insonnia, che si può risolvere cercando di mangiare leggero la sera ed andando a dormire sempre alla stessa ora, facendo abituare il nostro organismo.
Gli italiani sono divisi sull’utilizzo dell’ora legale: 50% a favore, 50% contrari. L’80% degli italiani, secondo un sondaggio effettuato dal Codacons, eliminerebbe del tutto l’ora solare. Il cambio dell’ora può influire sull’umore ancora di più dell’instabilità meteorologica della primavera. Di solito, però, questi sintomi passano in pochi giorni.