Il miglior giovane cuoco del mondo è uno studente italiano, si chiama Matteo Cignetti. La sua cucina si ispira a quella dello chef tre stelle Niko Romito.
“Ammiro molto Niko Romito, sta proponendo una cucina completamente rivoluzionaria». Sono le parole di Matteo Cignetti, 19 anni di Strambino in provincia di Torino, vincitore del titolo di Miglior Chef all’Olimpiade Young Chef 2022. Studente dell’ultimo anno all’École Hôtelière de la Vallée d’Aoste, dopo aver superato la selezione regionale, il giovane chef ha partecipato alle Olimpiadi insieme ad altri 41 concorrenti selezionati in tutto il mondo, aggiudicandosi la vittoria con due piatti: il pollo arrosto della nonna e un dolce ricavato dagli scarti interni degli agrumi”.
“Alla domanda se ci fosse un grande chef italiano al quale si è ispirato, Matteo ha risposto: «Io ammiro molto Niko Romito perché sta proponendo una cucina che è completamente rivoluzionaria. Sta approcciando l’ingrediente sotto un punto di vista estremamente tecnico, in particolare il vegetale, in modo da esaltarlo al massimo e ridurre sia gli sprechi che la quantità di ingredienti utilizzati. Questo per favorire al massimo la semplicità visiva e la semplicità di gusto, che poi si dimostra essere la più completa e la più perfetta possibile”.
Nel futuro della sua cucina creativa Matteo Cignetti vede quindi il vegetale, in quanto piatto sostenibile. “Il mondo vegetale è da scoprire e da rivalutare», ha concluso lo chef olimpionico «perché potrà favorire nel futuro la riduzione delle emissioni. È importante cercare di favorire il consumo del vegetale piuttosto che quello di carne o pesce”.
“Complimenti al giovane Matteo, che a soli 19 anni può fregiarsi di un riconoscimento di prestigio mondiale”, è il commento di Fabio Bucciarelli, direttore dell’Accademia Niko Romito di Castel di Sangro. L’Accademia negli ultimi dieci anni ha formato 291 cuochi professionali, tutti occupati, e 40 di essi hanno aperto un ristorante proprio. “Matteo Cignetti ha scelto come punto di riferimento della sua creatività lo chef abruzzese fondatore della nostra Accademia, e ne ha abbracciato con entusiasmo filosofia e scelte. Conoscenze che la nostra scuola, attraverso una solida formazione professionale, trasmette alle nuove generazioni di cuochi. In vista dell’apertura del 18° Corso di cucina professionale dell’Accademia, le cui iscrizioni sono già aperte, ho intenzione di prendere contatti con la scuola alberghiera della Valle d’Aosta e chiedere a Matteo di parlare della sua esperienza ai nostri allievi, qui a Castel di Sangro”.