Arriva in libreria il nuovo libro di Stefano Redaelli, scrittore abruzzese, originario di Lanciano, che torna con una nuova opera dopo il successo di “Beati gli inquieti”, edito dalla casa editrice Neo di Castel di Sangro
«Chi l’ha detto che i matti mettono tristezza?» A domandarselo è Angelantonio Poloni, protagonista del romanzo “Ombra mai più”, il nuovo libro di Stefano Redaelli, scrittore abruzzese, originario di Lanciano, tornato in libreria dopo il successo di “Beati gli inquieti”, edito dalla casa editrice Neo di Castel di Sangro.
«Sono un impaziente psichiatrico», si racconta Angelantonio. «Ho fretta di tornare a casa, nel mondo, di vedere cosa è cambiato, se sono cambiato io.»
Col suo ultimo romanzo Stefano Redaelli, professore di Letteratura italiana alla Facoltà “Artes Liberales” dell’Università di Varsavia, continua il suo racconto sulla fragilità che accomuna tutti, matti e sani, buoni e cattivi, come una radice nascosta, una lingua misteriosa che usa parole che Angelantonio dovrà imparare insieme a chi incontrerà.
Nello sviluppo narrativo, lo spazio chiuso della follia e dei tre lunghi anni che il protagonista Angelantonio ha trascorso in una struttura psichiatrica, raccontati in “Beati gli inquieti”, si apre al mondo di fuori in “Ombra mai più”, dove Angelantonio dovrà confrontarsi con una società che adesso guarda con sospetto allo stigma sociale di chi ha subito un trattamento psichiatrico.
Con una prosa precisa, raffinata e poetica, Redaelli indaga il confine precario tra la follia del mondo e la saviezza dei folli, a quarant’anni dalla Legge Basaglia che decretò la chiusura dei manicomi.
Con il romanzo “Beati gli inquieti”, Redaelli è stato selezionato per il Premio Campiello, Premio Napoli e Premio Flaiano 2021.