Illustrato ieri, al Ministero dello Sviluppo Economico, il nuovo piano industriale della Brioni, che punta sull’incremento della produttività e dell’export. Le preoccupazioni dei sindacati .
All’indomani del tavolo di monitoraggio, svoltosi al Ministero dello sviluppo economico e presieduto dal vice capo di gabinetto Giorgio Sorial, riguardante l’azienda di abbigliamento maschile Brioni, del gruppo della holding francese Kering, sulla situazione produttiva e occupazionale dei siti produttivi di Penne, Montebello di Bertona e Civitella Casanova,che si trovano in provincia di Pescara, e del sito di Curno, in provincia di Bergamo, i sindacati esprimono preoccupazioni.
Luca Piersante della Uiltec Uil, Carmela Chiola della Femca Cisl ed Achille Laguardia della Fimctem Cgil, evidenziano che i lavoratori hanno bisogno di certezze
Durante il tavolo, al quale hanno partecipato i rappresentanti delle Regioni Lombardia e Abruzzo e le sigle sindacali, l’azienda ha illustrato l’andamento finanziario del 2018.
In una nota del Mise si evidenzia che tale andamento ” Si è dimostrato stabile, e il nuovo piano industriale che prevede la diversificazione delle linee di abbigliamento in base alla fascia d’età dei clienti, in particolare quella più giovane.
Tra le linee strategiche del piano ci sono anche un incremento della produttività e dell’export verso i mercati nazionali ed esteri tra i quali, in particolare, quello cinese e russo che nell’ ultimo periodo si sono rivelati favorevoli.
L’azienda ha inoltre spiegato che uno dei fattori fondamentali che concorrono al rilancio del marchio è il marketing, finalizzato a diffondere la qualità del made in Italy nel mondo. Preoccupazione è stata espressa dai sindacati per una strategia che, a fonte di un aumento della produttività, non tutelerebbe i lavoratori, si legge ancora nella nota”.
Giorgio Sorial ha detto che “E’ obiettivo di questo tavolo lavorare in sinergia affinché le esigenze dell’azienda e dei lavoratori trovino un punto di incontro, con l’obiettivo comune di rilanciare l’azienda.
E’ quindi fondamentale che l’azienda continui a investire sempre di più sulle linee di produzione per garantire lo stesso livello qualitativo del prodotto, che costituisce la base del successo di un marchio famoso in tutto il mondo, salvaguardando i livelli occupazionali e la valorizzazione delle proprie professionalità. Il tavolo rimane aperto per consentire alle parti di monitorare l’andamento dell’azienda e il suo posizionamento sul mercato”.
Il collegamento con il Tg8