La diciottesima edizione della kermesse di solidarietà, fondata e presieduta dal maestro Davide Cavuti, è stata dedicata alla tutela dei bambini maltrattati e ai grandi scrittori abruzzesi da Ovidio a Remo Rapino.
Dopo il video iniziale che ha ripercorso i momenti saliente dell’ultima stagione del “Teatro Sirena” con i suoi grandi ospiti, il brano “E lucean le Stelle”, interpretato dal tenore Nunzio Fazzini, ha aperto la serata condotta dalla giornalista Mila Cantagallo.
Il primo riconoscimento è andato, per la sezione «Solidarietà – Associazioni ed Enti di riferimento», alla «Fondazione Istituto Maria Regina Casa Madre Ester» (e alla sua responsabile Suor Pina Martella), ente di protezione dell’infanzia che svolge, sin dal 1985, l’attività di tutela del bambino abusato e maltrattato, attraverso comunità educative, attività di presa in carico psicologica, terapeutica e riabilitativa di bambini in situazione di abbandono, attività di sostegno alla famiglia e corsi di formazione per operatori sociali, giudiziari, scolastici. Il riconoscimento è stato ritirato dal Prof. Giovanni Visci, pediatra e primario in pensione all’Ospedale Civile di Pescara, premiato da Luisa Russo, assessore al commercio del comune di Francavilla, che ha ricordato l’impegno dell’amministrazione per il sociale e ai progetti culturali proposti dal maestro Cavuti.
A seguire il premio per la sezione teatro, vinto dall’attore e regista Pino Ammendola, attivo nel campo della televisione, del cinema e del teatro. Il premio è stato consegnato dal Prefetto emerito Vincenzo D’Antuono. L’attore napoletano, che ha interpretato il ruolo del protagonista Ovidio nel film “Lectura Ovidii” (regia di Cavuti), presentato al “Festival di Toronto” e premiato con l’“Award of Excellence”, ha ricevuto numerosi applausi durante l’intervista che ha ripercorso alcune tappe della sua straordinaria carriera, protagonista in film diretti da Dino Risi, Steno, Carlo Vanzina.
A conclusione del suo intervento, Ammendola ha omaggiato il pubblico con alcuni brani tratti dal repertorio di Totò: la sua interpretazione di un brano finale tratto dal libro «Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio» ha aperto il momento dedicato allo scrittore Remo Rapino, premiato per la sezione letteratura.
Lo scrittore abruzzese ha ricevuto il premio, denominato il “tronchetto della solidarietà” e realizzato dai ragazzi dell’associazione Orizzonte che opera per il sociale, da Davide Cavuti, presidente del Premio MuMi. Recentemente insignito anche del «Pegaso d’oro» ai «Premi Flaiano» 2021 per il docufilm «Gli occhi di Liborio» ispirato al libro insieme al direttore Carmine Perantuono (ideazione del docufilm) e al regista Antonio D’Ottavio (presente in platea), Remo Rapino ha condotto il pubblico nel mondo di Bonfiglio Liborio, il personaggio protagonista del suo libro, grazie anche alle letture di alcuni passi da parte dell’attrice Rossella Mattioli.
Una serata emozionante, con la proiezione di clip tratte dai film “Miracolo a Milano” di Vittorio De Sica, film citato nel romanzo di Rapino, e di numerosi aneddoti legati alla genesi del libro.
Uno speciale ricordo è stato rivolto alla Professoressa Anna Bucciarelli, docente e ricercatrice e promotrice di eventi culturali a Francavilla al Mare, nel decennale della sua scomparsa.
«Il Premio Culturale MuMi 2021 ha avuto come tema la tutela dei bambini maltrattati e accanto al messaggio di solidarietà vedrà la partecipazione dell’attore Pino Ammendola, già protagonista in film diretti da Dino Risi, Steno, Carlo Vanzina e di Remo Rapino, scrittore straordinario, reduce dal successo del suo romanzo «Vita morte e miracoli di Bonfiglio Liborio», che porta con sé un grande messaggio di solidarietà» – ha commentato il presidente Davide Cavuti.
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