Secondo l’Osservatorio Findomestic, in Abruzzo lo scorso anno i consumi di beni durevoli sono stati in lieve crescita: +0,3%, a fronte di una media nazionale del +2,1%.
Nel 2019 la spesa per beni durevoli in Abruzzo ha mostrato una lieve crescita (0,3%), ma resta inferiore alla media nazionale (+2,1%) e raggiunge quota 1 miliardo e 340 milioni di euro. A tracciare il quadro della spesa per i beni durevoli in Abruzzo nel 2019 è l’Osservatorio dei Consumi Findomestic, realizzato in collaborazione con Prometeia. Vanno bene i motoveicoli (+3,1%) e le auto usate (+2,4%, 348 milioni di euro), ma sono in calo quelle nuove (-0,7%, 365 milioni). In positivo gli elettrodomestici (3,3%) e i mobili (+1,5%). Tra le province abruzzesi, Teramo (-0,5%) è l’unica in calo, ma ha la spesa media per famiglia più alta (2.412 euro), Chieti è al vertice per consumi totali con 400 milioni di euro.
“Le famiglie abruzzesi – spiega Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic – nell’ultimo anno, mediamente, hanno speso per i beni durevoli 2.372 euro, 446 in più rispetto alla media del Mezzogiorno, ma 275 euro in meno in confronto alla media nazionale. La spesa per gli altri beni si è mostrata in flessione secondo ritmi più marcati rispetto al valore medio nazionale. L’elettronica di consumo ha registrato il calo più forte (-6,7% rispetto a -5,6% in Italia), seguita dalla telefonia (-4,9% rispetto a -4,4%) e dall’information technology (-2,4%)”.
ANALISI PROVINCIALE. Tra le province abruzzesi Pescara ha mostrato la crescita maggiore degli acquisti di beni durevoli (+1%), L’Aquila (0,5%) e Chieti (0,4%) si sono collocate sopra la media regionale, mentre Teramo (-0,5%) è l’unica in negativo. Le famiglie teramane hanno tuttavia speso mediamente di più (2.412 euro per famiglia), seguite da quelle di Chieti (2.387), Pescara (2.357) e L’Aquila che, con 2.330 euro per famiglia, occupa il 71esimo posto tra le 107 province Italiane.
PESCARA. La spesa in beni durevoli a Pescara ha raggiunto i 327 milioni di euro in totale (+1% rispetto al 2018). Ad alimentarla soprattutto il mercato delle auto nuove che con 96 milioni di euro (693 euro a famiglia) rappresenta oltre un terzo del totale e Pescara è l’unica provincia in crescita: +0,3% a fronte di un -0,7% in Abruzzo. Leader nella crescita dei consumi di auto usate (+4,7%, 80 milioni di euro e 578 euro a famiglia di media) sono in positivo, seppur lievemente, anche gli acquisti di motoveicoli (+0,3%). Cresce in generale il comparto casa: +2,7% gli elettrodomestici, per un valore di 21 milioni di euro, e +1,9% i mobili con 73 milioni di euro complessivi e 528 euro di media per famiglia. Con percentuali anche peggiori del dato regionale (-4,9%) e nazionale (4,4%), il mercato della telefonia nel pescarese arretra del 5,3% a 29 milioni di euro in totale, ma nonostante un calo del 7,3%, le famiglie di Pescara mantengono la leadership nella spesa media per la telefonia: 208 euro per nucleo nel 2019. L’intero comparto tecnologico ha faticato nel 2019: l’information technology non supera gli 8 milioni di euro di spesa complessiva (-3,1%) e l’elettronica di consumo crolla a -7,5%, il dato peggiore tra le province abruzzesi.
L’AQUILA. Quello dei motoveicoli è stato il settore dei beni durevoli più in evidenza nel capoluogo abruzzese: nonostante una quota complessiva di 4 milioni di euro, in provincia la crescita dei consumi è stata del 18,9%, la performance migliore in regione. Le famiglie aquilane hanno speso mediamente in beni durevoli 2.330 euro per nucleo, il dato più basso in Abruzzo ma in crescita dell’1,1%. Gli acquisti totali hanno superato i 303 milioni di euro nel 2019 con una crescita dello 0,5%, superiore alla media regionale. Lo scorso anno gli aquilani hanno impiegato il 2,8% in più per le auto usate: 86 milioni di euro in totale e 663 euro a famiglia, media più alta della regione. Stabile a 76 milioni di euro, rispetto al 2018, la spesa per le auto nuove. Bene il settore casa: +3,2% di incremento per gli elettrodomestici e +0,5% per i mobili con una spesa per nucleo che si attesta a 541 euro. Performance tutte in negativo per l’ambito tecnologico: i consumi in elettronica di consumo (Tv, HiFi, ecc.) crollano a -7,3%, e fanno registrare i dati peggiori dell’Abruzzo quelli di information technology (Pc, tablet, ecc.) a -3,2% e di telefonia a -5,5% (204 euro a famiglia, in flessione del 4,9% rispetto al 2018).
CHIETI. Chieti, con 400 milioni nel 2019 (+0,4%), è la provincia abruzzese con la spesa più elevata in beni durevoli nell’ultimo anno ma seconda, dopo Teramo, per spesa media a famiglia (2.387 euro). Chieti è prima sia per consumi complessivi di auto nuove (103 milioni di euro) nonostante una flessione dello 0,7%, che per quelle usate con 107 milioni di euro totali e 636 euro a famiglia. Chieti è invece l’unica provincia con la spesa in calo nel settore motoveicoli (-1,1%), ma è leader per crescita nel settore casa con elettrodomestici a +3,9% e 29 milioni di euro (170 euro per nucleo familiare) e i mobili a +2,5% che hanno raggiunto i 96 milioni e 571 euro a famiglia. In Abruzzo solo a Chieti sono stati raggiunti i 13 milioni di euro di spesa per TV e Hi-Fi (elettronica di consumo) nonostante una flessione del 6,6%, mentre per l’information technology il calo è stato dell’1,8% (10 milioni di euro). Gli acquisti di telefonia sono diminuiti del 4,1% nonostante Chieti faccia registrare la spesa complessiva più alta nel segmento: 34 milioni di euro.
TERAMO. Teramo è l’unica provincia abruzzese che ha fatto rilevare un calo della spesa in beni durevoli (-0,5%) soprattutto per via della flessione nei consumi di auto nuove che rispetto al 2018 cedono il 2,2% passando da 93 a 91 milioni di euro totali. Sono andate meglio le auto usate (+1,1%) nonostante la provincia abbia la quota di consumi minore in regione (75 milioni di euro). Con 7 milioni totali di acquisti, anche il segmento motoveicoli è cresciuto del 4,1%. L’Osservatorio Findomestic evidenzia un andamento positivo per i beni legati alla casa: +3,4% per gli elettrodomestici (174 euro a famiglia, 1° in regione), +0,9% per i mobili con una spesa media a famiglia di 552 euro. L’elettronica di consumo arretra del 5,4%, dell’1,5% l’information technology (8 milioni di euro in totale), e di quasi il 5% la telefonia.
CREDITO AL CONSUMO. Nei primi 9 mesi del 2019 in Abruzzo sono stati finanziati attraverso il credito al consumo oltre 965 milioni euro, un valore in crescita del 6,5% e superiore alla media nazionale. Secondo quanto rilevato dal’Osservatorio mensile, il 78% degli italiani che hanno acquistato a rate avrebbe dovuto posticipare o abbandonare i propri progetti d’acquisto se non avesse potuto ricorrere al credito.