In Italia +10% di reati su minori, Abruzzo in controtendenza a -18%

La Fondazione Terre des Hommes ha diffuso i nuovi dati sui reati a danno di minori commessi in Italia nel 2022: a fronte dell’aumento nazionale del 10%, l’Abruzzo è in controtendenza a -18%

In Italia, nel 2022, i reati su minori sono stati 6.857, con un drastico aumento del 10% dal 2021, quando per la prima volta era stata superata quota 6.000. L’Abruzzo è in controtendenza: insieme solo a Friuli Venezia-Giulia, Umbria e Valle d’Aosta, la regione registra un calo del -18%, passando dai 99 casi del 2021 agli 81 del 2022.

dati Abruzzo reati contro minori 2021-22

I dati, forniti dalla Polizia di Stato, sono contenuti del dossier indifesa 2023 di Fondazione Terre des Hommes, in vista della Giornata Mondiale delle bambine e delle ragazze che si celebra l’11 ottobre.

Un record tutto negativo quello che riguarda i reati a danno di minori in Italia nel 2022: sono stati 6.857, con un drastico aumento del 10% dal 2021, quando il dato aveva superato per la prima volta quota 6mila. L’Abruzzo è una delle sole tre regioni, assieme a Friuli Venezia-Giulia, Umbria e Valle d’Aosta, in cui questo tipo di crimini è nel complesso diminuito: -18% dal 2021 (99 casi) al 2022 (81 casi). I più frequenti sono i maltrattamenti contro familiari e conviventi (29 dai 36 del 2021, -19%), violenze sessuali (11 da 14 del 2021, -21%), atti sessuali con minorenne (11 da 7 del 2021, +57%). Tra i vari tipi di reato, gli unici a registrare un aumento sono proprio gli atti sessuali con minorenne e l’abuso di mezzi di correzione (+67%, da 3 a 5 casi). I cali più significativi nella violazione degli obblighi di assistenza familiare (-75% da 8 a 2 casi), sottrazione di persone incapaci (da 3 a zero casi), corruzione di minorenne (-67% da 3 a 1 caso), violenza sessuale aggravata (da 10 a 6 casi, -40%).

I dati, elaborati dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale, sono stati resi noti dalla Fondazione Terre des Hommes nel Dossier indifesa “La condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo” 2023, in occasione della Giornata mondiale delle bambine (11 ottobre).

Il documento è stato presentato a Roma, al MAXXI Museo delle Arti del XXI Secolo, alla presenza di Stefano Delfini, direttore del Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza; Carla Garlatti, Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza; Oleksandra Romantsova, direttrice esecutiva del Centro per le libertà civili di Kiev, premio Nobel per la pace 2022; Donatella Vergari, presidente di Terre des Hommes Italia.

In Italia i reati su minori continuano ad aumentare: se nel 2021 era stata superata per la prima volta quota 6mila casi, nel 2022 il balzo è così grande da spingere il numero verso i 7mila (6.857). A confermare la tendenza di crescita è il dato su 10 anni: dal 2012 (5.103 reati) al 2022 i crimini a danni di minori sono aumentati del 34%. Il peggioramento maggiore riguarda le violenze sessuali, cresciute del 27% in un anno: da 714 nel 2021 sono passate a 906 lo scorso anno, per l’89% ai danni di bambine e ragazze.

Nel corso degli anni, la grande prevalenza di bambine e ragazze tra le vittime non solo è confermata ma anch’essa aumentata, in particolare nei reati a sfondo sessuale: sono state l’89% (sul totale di 906 casi) tra le vittime di violenza sessuale nel 2022, erano l’87% l’anno precedente (su 714) e l’85% (su 689) nel 2012, mentre nel 2022 sono state il 65% (su 37) le bambine vittime di prostituzione minorile mentre erano state il 60% (su 77) nel 2012.

La prevalenza di vittime di sesso femminile persiste anche in altre fattispecie di reato, come maltrattamento di familiari e conviventi minori (53%), detenzione di materiale pornografico (71%), pornografia minorile (70%), atti sessuali con minorenne (79%), corruzione di minorenne (76%), violenza sessuale aggravata (86%).

Lo squilibrio a danno del genere femminile in varie fattispecie di reato, in particolare in quelli considerati “spia” delle violenze di genere, è confermata anche sulla popolazione presa nel suo complesso: nei dati dello stesso Servizio Analisi Criminale, le ragazze e donne sono oltre l’82% delle vittime di maltrattamenti contro familiari e conviventi, oltre il 92% di violenze sessuali.

A livello globale, secondo l’Organizzazione mondiale per la sanità il 31% delle donne tra i 15 e i 49 anni ha subito almeno una volta nella vita violenza fisica o sessuale da parte di un uomo: si tratta di 736 milioni di donne e ragazze. Un dato sconvolgente, ma una sotto rappresentazione: una ricerca della Banca Mondiale in 44 Paesi stima che meno della metà (49%) delle donne vittime di violenza fisica o sessuale chieda aiuto.

Nei confronti di minori, aumentano su base annuale i reati di violazione degli obblighi di assistenza familiare (551 casi nel 2022, +10% dal 2021), abuso dei mezzi di correzione o disciplina (345 casi, +17%), maltrattamenti contro familiari e conviventi (2.691 casi, +8%), sottrazione di persone incapaci (290 casi, +8%), abbandono di persone minori o incapaci (550 casi, +13%), detenzione di materiale pornografico (72 casi, +9%), atti sessuali con minorenne (430 casi, +4%), violenza sessuale aggravata (697 casi, +13%).

Calano, invece, alcune fattispecie di reato. L’omicidio volontario consumato in un anno diminuisce del 37% (da 19 casi del 2021 a 12 casi del 2022), e sul confronto su base decennale si registra un -33%. In discesa anche la prostituzione minorile con -14% (da 43 a 37 casi), mentre il dato è sceso del 52% dal 2012. La pornografia minorile è diminuita del 10% (da 187 a 169), ma dal 2012 al 2022 è aumentata del 56%. Un calo si registra anche per la corruzione di minore, -21% in un anno (da 136 a 107 casi) e -20% dal 2012 nonostante si tratti di un reato legato alla sfera dei reati a sfondo sessuale, che, come visto, sono in crescita.

Oltre ai dati relativi al nostro Paese, il dossier offre uno sguardo più ampio sulla condizione delle bambine e delle ragazze in tutto il mondo, facendo emergere dati allarmanti in molti ambiti. Le mutilazioni genitali continuano ad aumentare nel mondo, mentre questa violenza che sottrae il futuro alle bambine riguarda anche l’Europa. I dati mostrano anche il dramma dei matrimoni precoci e forzati, delle gravidanze precoci e della loro forte relazione con lo stupro per le vittime più giovani, delle violenze sessuali, del mancato diritto all’istruzione. Tra i Paesi del mondo raccontati dal dossier, l’Afghanistan “dei” talebani, l’Iran e le lotte delle donne per i loro diritti, il Sudan e l’Ucraina in guerra.

I dati sono stati forniti dal servizio analisi criminale della direzione centrale della Polizia Criminale e sono stati presentati in occasione della campagna Indifesa di Terre des Hommes.

Da 12 anni indifesa delle bambine e delle ragazze. La Campagna indifesa di Terre des Hommes, nata nel 2012 in occasione della prima Giornata mondiale delle bambine e ragazze, ha come obiettivo quello di sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica sulle gravi violazioni dei diritti delle bambine e delle ragazze che ogni giorno si verificano nel mondo e sull’importanza di assicurare loro protezione e sostegno. Nel corso degli anni, la Fondazione si è impegnata per cambiare la vita di centinaia di migliaia di bambine e ragazze tramite progetti per l’educazione inclusiva di qualità, la prevenzione di matrimoni e gravidanze precoci, il contrasto allo sfruttamento lavorativo, la protezione di bambine e bambini rifugiati e di ragazze vittime di abusi e violenze in diversi paesi del mondo. In Italia Terre des Hommes collabora con scuole, federazioni sportive e istituzioni per coinvolgere ragazze e ragazzi in attività di formazione e sensibilizzazione volte a favorire la partecipazione giovanile e il protagonismo delle giovani generazioni sui temi del contrasto alla discriminazione e violenza di genere.

 

Marina Moretti: