La vicenda della refezione scolastica nelle scuole di Sulmona è finita sul tavolo del prefetto dell’Aquila, Giancarlo Di Vincenzo
Dal 2 ottobre circa 900 alunni sono rimasti senza pasto e si sono dovuti adeguare ai regolamenti degli istituti scolastici che consentono di portare il pranzo da casa ma solo seguendo una serie di prescrizioni per evitare la contaminazione del cibo. Dopo la protesta delle famiglie, che avevano minacciato di rivolgersi alla Prefettura, questa mattina davanti al prefetto è arrivata la data di avvio del servizio. Si partirà il 21 ottobre, dopo che, nei giorni scorsi, il Comune ha estromesso la ditta Rica di Somma Vesuviana per le difficoltà legate al centro di cottura. Il Comune ha poi formalizzato l’affidamento temporaneo alla Ep, fino al 20 dicembre.
“È stata annullata la procedura di raffreddamento per lo stato di agitazione attivato dai sindacati – spiega il sindaco, Gianfranco Di Piero – Gli uffici comunali hanno affidato il servizio alla ditta che ha dato disponibilità, in attesa di bandire le nuove procedure di gara”.
Gli alunni finora si sono dovuti adeguare ai regolamenti varati dagli istituti scolastici che consentono di portare il panino o il pasto da casa seguendo una serie di regole: posate identificate con il nome, porzioni monodose, tovaglietta da mettere sul banco, bicchiere, tovagliolo e un sacchetto a parte per contenere il tutto, con il cibo che deve entrare in classe la mattina insieme agli studenti.