Il consiglio regionale approva un primo fondo di emergenza di 405.500 euro. Per i 5 Stelle “ancora una volta la giunta dimostra di esser incapace di lavorare sulla previsione”.
Approvata in Consiglio regionale una prima misura d’urgenza, a sostegno dei 15 Comuni interessati dall’emergenza del fine settimana scorso. 405.500 euro predisposti per l’immediata necessità nelle operazioni di risanamento dai danni causati dal fuoco. La norma impegna, altresì, la Giunta regionale, a deliberare un ulteriore e più cospicuo stanziamento di fondi pari a tre milioni di euro per il ripristino e il recupero delle aree devastate dai roghi.
“Tre milioni 400mila euro per fronteggiare i danni derivanti dai devastanti incendi che tra domenica e lunedì hanno ferito duramente il nostro Abruzzo, a partire da Pescara e dalla sua pineta dannunziana. È il primo fondo d’emergenza stanziato dalla Regione Abruzzo e approvato dal Consiglio regionale attraverso un emendamento d’urgenza, fondo che verrà assegnato ai Comuni per dare piena copertura alle spese di somma urgenza che necessariamente dovranno essere effettuate per contenere i danni causati dalle fiamme. E quella somma rappresenta la risposta tempestiva, immediata della Regione a quegli eventuali piromani che, loro malgrado, non riusciranno a cancellare con il fuoco secoli della nostra storia naturalistica”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri ufficializzando l’emendamento approvato dall’aula.
“Con l’emendamento è stato istituito un Fondo sul titolo 2 del bilancio regionale assegnato al Servizio di Protezione Civile Regionale, quindi trasferito all’Agenzia Regionale di Protezione civile pari a 405mila 500 euro; contestualmente la giunta si è impegnata ad utilizzare le risorse comunitarie e nazionali derivanti da economie, riprogrammazione e nuova programmazione per una somma di 3milioni di euro per interventi finalizzati al ripristino, al recupero e alla valorizzazione delle aree interessate dagli incendi, oltre che per le attività di potenziamento delle misure di prevenzione e salvaguardia delle aree stesse”.
“La cifra stanziata oggi non può essere assolutamente sufficiente alla luce degli ingenti danni subiti. Ciò che però siamo costretti a constatare è che, ancora una volta, questa Giunta regionale si è dimostrata incapace di lavorare sulla previsione. Non può il centrodestra attivarsi solamente dopo che le calamità avvengono. Gli strumenti adatti per non farsi trovare completamente impreparati davanti agli incendi esistono, ma vanno prima pianificati e poi applicati. Sappiamo bene che in Abruzzo, nel periodo estivo, si creano episodi di questo genere ogni anno, eppure nemmeno questo basta alla Giunta Marsilio per attivarsi. Oggi noi abbiamo mostrato la solita collaborazione istituzionale a difesa del nostro patrimonio verde davanti all’abituale assenza di programmazione del governo regionale”. Lo dichiara il Capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi.
“In 24 ore questa Assise e gli uffici competenti hanno lavorato senza sosta per individuare la prima tranche di risorse, prevedendo l’istituzione di un nuovo capitolo di bilancio, con l’obiettivo primario di offrire copertura, a 30 giorni, alle spese che stanno affrontando i Comuni”. Così in una nota il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale, Guerino Testa, sull’approvazione delle misure, per circa 3,4 milioni di euro, per la emergenza incendi in Abruzzo. Testa chiede al Governo nazionale il riconoscimento di calamità naturale. “Oggi, ancor più di un anno fa, la Regione si conferma in prima linea sul fronte dell’antincendio boschivo e alla lotta di eventuali autori di azioni dolose che, se confermati, devono pagare per il dramma che sta subendo la nostra regione. L’auspicio è che il Governo riconosca subito lo stato di calamità naturale, intervenendo con somme necessarie, e che gli esponenti del Movimento 5Stelle pungolino i propri rappresentanti nei Ministeri di riferimento affinché ciò avvenga – continua Testa “. La somma di 405.500,00 è predisposta per l’immediata necessità nelle operazioni di risanamento dai danni causati dal fuoco. Danni ingenti, anche a patrimoni di rilevanza internazionale, che impongono interventi economici immediati. La norma impegna la Giunta regionale, a deliberare un ulteriore e più cospicuo stanziamento di fondi pari a tre milioni di euro per il ripristino e il recupero delle aree devastate dai roghi – conclude l’esponente meloniano.
“Voto di responsabilità sull’emergenza incendi, stanziati 3,4 milioni di euro per i primi passi dopo gli incendi. Per il futuro si cerchino le risorse del PNRR”. C’è anche il voto dei consiglieri di centrosinistra all’ordine del giorno passato oggi all’unanimità
nella seduta del Consiglio regionale, che si è svolto all’Aquila, con cui vengono stanziati i primi fondi a favore dei Comuni e della popolazione colpita dagli incendi di domenica. Lo fa sapere con una nota il centrosinistra. “Ci sono fino a 3,4 milioni di euro per i Comuni per far partire le azioni, siamo disponibili a fare la nostra parte in un’emergenza così imponente, perché queste risorse possano essere subito impiegate per le necessarie operazioni di messa in sicurezza e bonifica dei luoghi più colpiti, ma saremo rigorosi nel pretendere che vengano subito avviate le procedure per la richiesta dello stato di emergenza, insieme allo stanziamento di maggiori risorse per la prevenzione e per assicurare interventi, personale, ristori e il ripristino degli ecosistemi compromessi,
che non saranno del tutto possibili con questi primi stanziamenti. Non si verifichino più i tagli che la Regione all’inizio della stagione estiva ha fatto sulla convenzione con i Vigili del Fuoco, decurtando di 200.000 euro, il 25 per cento circa degli stanziamenti del 2018 destinati proprio alla prevenzione e agli interventi sugli incendi -spiegano ancora i consiglieri di PD, Legnini Presidente, Abruzzo in Comune e Gruppo misto, sui lavori dell’Assise regionale, incentrata sui provvedimenti per fronteggiare l’emergenza incendi che ha colpito duramente diverse zone d’Abruzzo due giorni fa. “La decisione di oggi è una prima risposta per l’emergenza e le prime bonifiche, ma serve una migliore campagna di prevenzione e pianificazione delle azioni da mettere in campo per evitare che accada di nuovo ciò che abbiamo visto sulle nostre coste, in tre province e quasi nello stesso momento – così i consiglieri Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antonio Blasioli, Pierpaolo Pietrucci, Americo Di Benedetto, Marianna Scoccia e Sandro
Mariani – La politica deve essere più responsabile, avere una maggiore visione per il futuro, andavano evitati a tal proposito i tagli alla convenzione stipulata con i Vigili del Fuoco, come di contro non si doveva lasciare inascoltato il grido di allarme dei Vigili del Fuoco stessi, che anche con mezzi e organici limitati hanno fatto un lavoro eccezionale, insieme a tutte le altre forze, professionali e volontarie, che hanno lottato contro le fiamme domenica, rischiando la propria vita”.
“Intervengo per chiedere l’attenzione di quest’aula sul disastro che ha colpito l’Abruzzo: una vera e propria strage di alberi che domenica noi abbiamo patito come comunità regionale, a causa della condotta scellerata di coloro i quali hanno voluto distruggere con il fuoco un patrimonio irripetibile del Creato. Abbiamo perso 100 mila alberi, il parco D’Avalos di 500 anni di vita ha perso più di un terzo della sua consistenza: è la Pineta Dannunziana, così come la Costa dei Trabocchi. A che serve intervenire in quest’Aula? A richiamare l’attenzione delle istituzioni”. Queste le parole del senatore del Pd Luciano D’Alfonso, presidente della Commissione Finanze, oggi in Senato. “Il Codice di Protezione civile del 2020 – ha continuato D’Alfonso – ha previsto che vengano attivate le procedure per il riconoscimento dell’emergenza nazionale. E ci sono gli elementi: sono stati rimossi i pericoli, persone e famiglie sono state evacuate, rimane la perdita ambientale. C’è bisogno anche di fare di più ad opera della cittadinanza. di coloro i quali hanno molto anche sul piano della ricchezza. Serviranno norme per scoraggiare i delinquenti, sanzioni, risorse per i progetti ambientali, per dotare il territorio di colonnine per l’acqua, di estintori. Il messaggio ulteriore che vorrei mandare è fare in modo che queste vicende vengano evitate a monte e non a valle, perché intervenire a valle richiede risorse in più e la perdita di diritti da parte delle giovani generazioni”.