Incendi Pineto e Chieti: per Damiani l’Arta è inadeguata

Incendi Pineto e Chieti: per fare fronte alle emergenze l’Arta Abruzzo è pesantemente inadeguata secondo l’ex direttore Giovanni Damiani. Dionisio replica

Giovanni Damiani, già direttore generale dell’Anpa (Agenzia nazionale per la protezione
dell’ambiente) oggi Ispra, già componente della Commissione nazionale per le valutazioni dell’impatto ambientale del Ministero dell’Ambiente ed ex direttore tecnico dell’Arta, in una nota parla di un pesante stato di inadeguatezza dell’agenzia chiamata ad effettuare i prelievi e le analisi dopo gli incendi divampati ieri in dueu aziende, una a Scerne di Pineto e l’altra a Chieti scalo.

“Gli incendi di Pineto nella ditta Kemipol (produzione di solventi e diluenti sintetici) e di Chieti Scalo (ditta Magma che produce manufatti in materie plastiche) chiamano in causa pesantemente lo stato di inadeguatezza in cui è stata condotta e attualmente versa l’Arta, l’Agenzia Regionale per la Tutela Ambientale in Abruzzo.

L’Arta – afferma Damiani nella nota rilanciata dall’associazione Radici in Comune – è l’ente che per legge ha il compito di esercitare attraverso ispezioni, monitoraggi, prelievo di campioni e analisi, in modo coordinato ed integrato, le funzioni di controllo ambientale e di prevenzione collettiva che rivestono valenza sia ambientale che sanitaria. L’Arta ha tra i suoi compiti quello di prelevare nell’immediato campioni di aria, di analizzarla per le diossine, benzofurani, composti organici volatili ecc.., di stabilire la diffusione degli inquinanti, l’estensione e l’entità delle aree colpite dalla
diffusione dei fumi, le ricadute degli inquinanti a terra.
L’Arta oggi non è in messa in grado di effettuare analisi delle diossine: le esternalizza inviando i campioni, a pagamento, verso laboratori fuori regione. Questo comporta tra l’altro che i tempi di trasferimento dei campioni, quelli del laboratorio che condurrà le analisi e di restituzione dei risultati, se va bene, daranno risultati al più presto dopo tre giorni. E l’emergenza?

Per formare un tecnico di buon livello occorrono anni di formazione, di interconfronti per le singole procedure operative e per l’uso degli strumenti. I laboratori di Vasto non sono mai nati e perfino quelli Chieti sono stati chiusi, eliminati da una decina di anni. Mentre non riesce a fare fronte a compiti basilari, in base alla Delibera di Giunta Regionale 18 gennaio 2024 l’Arta ha indetto un ‘bando per la certificazione delle attività ricettive e della ristorazione, del Programma Abruzzo regione del benessere’, finalizzato alla creazione di ‘un marchio di qualità’. Così invece di assumere chimici, fisici, biologici, figure quanto mai carenti, da introdurre e formare nel tempo, si possono assumere esperti in turismo e attività culinarie e il personale impiegato in compiti diversi”.

LA REPLICA DI DIONISIO- “Damiani fa parte di una cultura ambientalista del paleozoico. Le sue affermazioni sono mera polemica. Lui non ha minimamente idea delle nuove progettualità e attività che l’Arta Abruzzo compie e che la pongono tra le migliori agenzie ambientali d’Italia”. Così il direttore regionale dell’Agenzia regionale per la tutela ambientale (Arta), Maurizio Dionisio, replica alle affermazioni di Giovanni Damiani, che aveva parlato di “inadeguatezza” dell’agenzia rispetto ad episodi come i due incendi di aziende che ieri si sono registrati in Abruzzo