La Majella brucia ancora, e siamo al sesto giorno dell’incendio divampato domenica. Da 24 ore il problema è il forte vento. Lunedì 20, alle 18, vertice a Lettomanoppello convocato dal prefetto di Pescara.
Dal tardo pomeriggio di ieri è il vento il nemico da combattere per le decine tra mezzi e uomini alle prese, da domenica mattina, con l’incendio che ha già camminato per 35 ettari tra area naturale, pascoli arborati e pineta.
Nel video che vi mostriamo un’alba di fiamme, la sesta di un vasto incendio che si è sviluppato domenica scorsa nel versante pescarese, tra i comuni di Lettomanoppello e Serramonacesca, al di sotto di Passolanciano. Le operazioni di spegnimento vanno avanti senza sosta: per tutta la giornata di ieri nell’area hanno operato mezzi aerei e Canadair. Nella zona sono impegnati i Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Pescara, la Protezione civile e i Carabinieri forestali del Reparto Parco, con il supporto dell’Esercito e dei tecnici del Parco. Le fiamme interessano una zona che si estende su oltre 35 ettari, tra area naturale, pascoli arborati e pineta.
Al microfono del Tg 8 Mauro Casinghini, Direttore Agenzia Regionale di Protezione Civile, spiega la situazione, il fronte e l’emergenza vento: ” Da stanotte è tornato a soffiare con insistenza quasi vanificando l’operato di due giorni. Il lancio d’acqua con l’elicottero non è facilmente gestibile, anch’esso, con tanto vento. Si va avanti a ritmo serrato con gli interventi da terra. C’è poi il problema della necromassa che non aiuta: si tratta di residui del grosso incendio del 2007. E’ certamente un problema. L’esercito ci sta aiutando anche sul fronte viabilità: rimossi enormi tronchi per arrivare il prima e meglio possibile sul fronte. Non meno complessa la situazione di Castiglione”.
50 persone in 11 squadre lavorano senza tregua da 6 giorni.
Intanto un altro incendio di vaste proporzioni è in corso nelle vicine campagne di Castiglione a Casauria (Pescara). A bruciare, in un’area che si estende su circa 50 ettari, sono soprattutto sterpaglie e vegetazione. Nella zona hanno operato fino al tramonto due Canadair. Entrambi gli incendi, nel corso della notte, sono stati presidiati dai Vigili del Fuoco, in attesa che i mezzi aerei
possano tornare a volare.