Incendio Pineta: archiviata posizione sindaco Masci

Il Gip Fabrizio Cingolani ha disposto l’archiviazione della posizione del sindaco Carlo Masci nell’ambito dell’inchiesta sull’incendio alla Pineta

Il 24 settembre scorso già il pm aveva chiesto l0archiviazione del procedimento a carico del primo cittadino di Pescara, oggi arriva l’accoglimento del gip Cingolani. Viene ribadito che “non sussistono elementi probatoria gravemente indizianti nei confronti dell’indagato sindaco Masci”. Nel suo dispositivo Cingolani specifica che: “L’opposizione della persona offesa deve contenere quegli elementi di concretezza e di specificità previsti tassativamente dall’Art. 410 comma 1, consistenti nell’indicazione dell’oggetto di indagini suppletive e dei relativi elementi di prova che devono caratterizzarsi per la pertinenza rispetto alla notizia di reato e di rilevanza, ovvero incidenza concreta sulle risultanze
dell’attività compiuta nel corso delle indagini preliminari”. Riscontrando l’assenza di questi elementi nel ricorso, il Gip, dunque, non ha potuto che confermare, come già segnalato dalla Pubblica Accusa, l’assoluta estraneità di Masci ai fatti contestati .

“L’archiviazione decisa dal Gip sulla mia posizione, nell’ambito dell’inchiesta sull’incendio che ha danneggiato gravemente la Pineta dannunziana, mi solleva da un peso notevole che, negli ultimi anni, ha accompagnato me e la mia famiglia: un peso legato alla consapevolezza di aver sempre fatto tutto ciò che mi competeva, per la Pineta. E il giorno del rogo, il primo agosto 2021, ero insieme ai tanti pescaresi che hanno raggiunto la Pineta in fiamme per arginare il fuoco. L’archiviazione – è il sindaco Masci a parlare – non ci ripaga certamente di quello che abbiamo vissuto in questi anni e non cancella l’amarezza che abbiamo provato di fronte a quelle accuse ingiuste e infamanti ma mi conferma ciò che ho sempre pensato, in merito alla mia posizione e, soprattutto, mette fine agli attacchi di chi mi ritiene sempre e comunque responsabile e mi addita con una ostinazione che rasenta la violenza.
Nonostante la Procura avesse chiesto l’archiviazione (sulla base di una perizia richiesta dalla stessa Procura), qualcuno ha ritenuto opportuno opporsi e sono proprio alcuni di quelli che avevano fatto partire, con numerosi esposti, la procedura che mi ha visto coinvolto e che oggi si chiude con la dichiarazione di inammissibilità dell’opposizione e di archiviazione del Gip. Sono gli stessi, voglio rimarcarlo, che mi accusano un giorno sì e l’altro pure di distruggere il verde in città: lo fanno da anni ma credo che la risposta sia nei fatti, e cioè nel restyling di corso Umberto e piazza Sacro Cuore, nel progetto del parco Nord che sorgerà vicino alle Naiadi e in quello dell’ex area di risulta, nei nuovi alberi in corso Vittorio Emanuele, piazza Garibaldi, via Chieti e piazza Italia e molto altro ancora. Alberi che hanno sostituito un verde morente, se non morto, e che altri hanno lasciato morire. Io continuo ad impegnarmi per Pescara e per il suo verde e per la rinascita della Pineta, nonostante ci sia chi continua ad urlare, a protestare, a contestare tutto. E ora lo farò con una certezza in più, scritta dalla Procura e dal Gip, sulla mia totale estraneità a quei dolorosi fatti. Ma i cittadini di Pescara lo avevano capito perfettamente così come hanno capito quanto io tenga alla città e alla sua riqualificazione che passa anche per il verde”.

Negli articoli che potete leggere di seguito due dei passaggi della vicenda : il sindaco indagato come “atto dovuto” e a seguire la perizia che scagionò Masci in lacrime davanti alle nostre telecamere”

https://www.rete8.it/segnalazioni/incendio-pineta-pescara-sindaco-masci-indagato-atto-dovuto/

https://www.rete8.it/cronaca/rogo-pineta-di-pescara-la-perizia-lo-scagiona-e-masci-si-commuove/