Inchiesta appalti Asl: Rinvii a giudizio e patteggiamenti

Il Gup  del Tribunale di Pescara, in merito al procedimento N° 4666/2022, meglio noto come prima tranche della complessa inchiesta sugli appalti alla Asl di Pescara, manipolati, secondo l’accusa dal noto imprenditore Vincenzo Marinelli scomparso di recente, ha deciso di rinviare tutti a giudizio tranne coloro che hanno chiesto il patteggiamento

Per questi sentenza venerdì prossimo oltre alla formalizzazione del non luogo a procedere per Marinelli venuto a mancare lo scorso 24 ottobre. Un vicenda complessa che vede ben 30, tra persone fisiche e giuridiche, tra questi in 17 hanno fatto richiesta di patteggiamento, mentre in 13 dovranno affrontare il processo che inizierà il prossimo 20 febbraio.  Tra gli indagati anche il Presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Sospiri in merito a 4 episodi distinti, due turbativa d’asta, tra cui quella famosa sui 181 letti elettrici acquistati senza gara d’appalto per il Covid Hospital, ma sulla cui vicenda, come ha spiegato il suo legale, c’è lo scudo del Decreto del Governo che in piena pandemia, autorizzava operazioni in somma urgenza e due episodi di presunta corruzione sui quali, secondo il PM Andrea Di Giovanni, Sospiri avrebbe assunto, in diverse circostanze, un ruolo di quasi totale asservimento agli interessi di Marinelli imprenditore:

“Ovviamente abbiamo già spiegato al GUP – precisa al Tg8 il suo legale Ernesto Torino Rodriguez – che Sospiri è assolutamente estraneo a tutti i fatti contestati e che il suo rapporto con Marinelli non era null’altro che un rapporto di stima e prestigio tra una carica importante della Regione, come quella di Presidente del Consiglio Regionale, e un imprenditore di lungo corso, stimato e perfino insignito di importanti riconoscimenti istituzionali, quindi un legame naturale e dovuto.”

“Confido che Sospiri, Bocchino e Ciamponi sapranno dimostrare la loro innocenza ed estraneità ai fatti addebitatigli, sicuro che il Tribunale di Pescara saprà valutare la loro posizione con la sua consueta serenità di giudizio”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.