Tornano liberi sindaco e vice sindaco di Celano raggiunti da misure cautelari insieme ad altre 23 persone nell’ambito di una maxi retata dei carabinieri, scattata il 22 febbraio scorso, sulla base di gravi ipotesi di reato contro la pubblica amministrazione. Il vice sindaco, Filippo Piccone, ex parlamentare ed ex consigliere regionale di Fi e Pdl, è uscito dal carcere di Vasto, il sindaco, Settimio Santilli, ha lasciato i domiciliari.
A decidere la scarcerazione il Tribunale del Riesame dell’Aquila con un provvedimento disposto dal collegio presieduto del giudice Alessandra Ilari. Per entrambi sono state emesse misure restrittive alternative: Piccone e Santilli hanno l’obbligo di dimora fuori dal comune di Celano.
L’ inchiesta della Procura della Repubblica di Avezzano ha decapitato il comune di Celano, dove è arrivato il commissario prefettizio Giuseppe Canale, in seguito alla sospensione da parte del prefetto dell’Aquila, Cizia Torraco, di sindaco e vice sindaco. Secondo l’accusa amministratori e dirigenti avrebbero pilotato appalti ed incarichi a favore di amici e conoscenti, tra cui imprenditori e professionisti. Per Piccone era stata chiesta la scarcerazione anche per seri motivi di salute incompatibili con il regime carcerario. Tornano liberi anche gli altri principali indagati di questa maxi inchiesta della Procura della Repubblica di Avezzano per i quali il Riesame ha annullato le misure per alcuni capi e mitigate per altri capi in riferimento: sono stati revocati i domiciliari e disposta la sospensione dell’esercizio delle funzioni e l’interdizione da 6 a 12 mesi, in particolare per i dirigenti comunali Luigi Aratari e Daniela Di Censo, per il segretario comunale Giampiero Attili, e per gli imprenditori Livio Paris e Goffredo Mascitti. Per il dirigente Valter Specchio la decisione è attesa nei prossimi giorni.
“C’è soddisfazione perché il Tribunale del Riesame ha ritenuto la non sussistenza delle esigenze cautelari per diversi capi di imputazione sottolineando anche la carenza di prove e indizi – ha spiegato l’avvocato Antonio Milo, difensore di Piccone e Santilli. Per l’ex vice sindaco, Ezio Ciciotti, la misura dell’obbligo di firma è stata annullata. Le motivazioni per tutti si sapranno tra 45 giorni. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Franco Colucci, Alessandro Fanelli, Mario Flammini, Roberto Verdecchia, Domenicantonio Angeloni, Sandro Gallese e Guido Ponziani.