Inchiesta Lavori Pubblici Pescara: tutti gli uomini di Trisi

Si chiude a distanza di circa 8 mesi, l’inchiesta sulla scandalo degli appalti nel settore Lavori Pubblici al Comune di Pescara.

Sono 9 gli indagati nell’ambito dell’inchiesta della Procura pescarese su appalti, tangenti e cocaina in un settore estremamente strategico per un’amministrazione comunale come quello dei Lavori Pubblici. Da Fabrizio Trisi, l’allora dirigente al Comune di Pescara, all’imprenditore Vincenzo De Leonibus, i dipendenti  Jairo Ricordi e Gianluca Centorame, sui quali pende anche l’accusa di assenteismo; Tommaso Catani, che sarebbe stato favorito nell’assunzione a “Pescara Energia”, oltre a Vincenzo Ciarelli e Pino Mauro Marcaurelio, presunto fornitori di cocaina, e la ditta di De Leonibus come persona giuridica. Tra gli indagati anche il Presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Sospiri, ma per una vicenda del tutto marginale che riguarda il pagamento di una cena elettorale di circa 400 euro e sulla quale è lo stesso Sospiri, in una nota, a precisare di non aver lui organizzato quella cena e nemmeno accettato che qualcuno la organizzasse per suo conto e di aver partecipato esclusivamente come invitato, presenziandovi peraltro per non più di mezz’ora, senza ricevere alcun finanziamento elettorale né diretto, né indiretto. Riguardo all’inchiesta, nel suo complesso, le ipotesi di reato vanno dalla turbativa d’asta, alla corruzione, al finanziamento illecito dei partiti, fino all’assenteismo e violazione del decreto 231 del 2001 che riguarda la responsabilità amministrativa dell’impresa favorita, in questo caso la “De Leonibus Costruzioni”. Secondo quanto accertato dai Magistrati Inquirenti Anna Benigni e Luca Sciarretta con Trisi l’impresa di De Leonibus aveva una sorta di canale preferenziale nell’affidamento di una serie di lavori, dalla manutenzione ordinaria e straordinaria delle reti comunali dell’Aca; plurimi affidamenti diretti in somma urgenza e forniture pubbliche per il Comune di Pescara per importi superiori a 100 mila euro  tra il 2020 e il 2023, per i quali Trisi avrebbe ricevuto da De Leonibus, tra le altre cose, il pagamento di ben 43 pranzi ai quali partecipavano anche famigliari ed i suoi diretti collaboratori Ricordi e Centorame e la consegna di oltre mille euro per l’acquisto di cocaina, da intercettazioni, pare perfino trasportata all’interno dei mezzi comunali.

Il servizio del Tg8

Luca Pompei: