Inchiesta Pescara: Masci precisa “dalla Procura nessun blocco ai lavori e test antidroga per miei candidati”

“Ho avuto una interlocuzione istituzionale, ripeto istituzionale da istituzione a istituzione e da sindaco, con la Procura della Repubblica per chiedere se potevamo proseguire con gli atti e la Procura mi ha risposto in maniera assolutamente cordiale dicendomi che non c’è nessun atto del Comune che è sottoposto a un blocco e che quindi i lavori possono proseguire”. Così il sindaco di Pescara Carlo Masci a margine del Consiglio comunale di questa mattina

“Questo per me è la tranquillità e la garanzia perché è importante che si possano continuare i lavori sul territorio. Il dirigente Rossi li sta verificando così come il segretario generale. Abbiamo 100 milioni di euro di lavori alcuni fatti e altri da fare per cambiare il volto della città”. Così il sindaco di Pescara Carlo Masci a margine del Consiglio comunale di questa mattina a Pescara che tra i punti all’ordine del giorno ha la nomina di Fabrizio Trisi (coinvolto nell’inchiesta della Guardia di finanza) a dirigente dei lavori pubblici.

Un consiglio comunale particolarmente acceso quello di oggi a Pescara. L’interrogazione del PD incentrata su Trisi, il dirigente finito agli arresti in seguito all’ inchiesta su presunte tangenti e droga, ha acceso gli animi.
E Masci replica, punto per punto. “La commissione di valutazione che ha, appunto, valutato Trisi è la stessa istituita dalla precedente amministrazione. Mentre in questa inchiesta sono coinvolti i dipendenti pubblici, nella precedente inchiesta furono coinvolti i politici. I pescaresi non devono temere nulla. Nessun cantiere sarà bloccato, i fondi ci sono, i lavori andranno avanti. La conferma è arrivata dopo un colloquio istituzionale con la Procura della Repubblica“.

“Quando ho provato a dire e suggerire di inserire all’interno dell’amministrazione dei controlli più specifici per verificare se qualche dipendenza possa condizionare l’attività dei dipendenti o comunque di coloro che operano con l’Amministrazione pubblica, mi è stato detto che si sarebbe violata la privacy e che quindi non si poteva neanche pensare e immaginare una cosa del genere. Tant’è che ho specificato poi che per quanto riguarda il discorso delle verifiche e dei controlli relativi ai test antidroga, chiederò ai miei assessori, ai miei consiglieri di maggioranza e a tutti coloro che nel prossimo futuro dovessero eventualmente candidarsi con me di avere il test antidroga perché voglio essere certo che chiunque si approccerà alla pubblica amministrazione con la mente libera e senza condizionamenti”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Carlo Masci a margine del Consiglio comunale.