Inchiesta sui rimborsi Izs Teramo: Caporale a processo per peculato e truffa, chiesta archiviazione per altri due indagati.
L’ex direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico resta l’unico rinviato a giudizio nella complessa indagine scattata nel 2011 e giunta a conclusione solo ieri con le decisioni del Giudice per le udienze preliminari. Il Gup del Tribunale di Teramo, Giovanni De Rensis, respingendo le eccezioni presentate dall’avvocato Gennaro Lettieri, ha dunque ritenuto che Caporale dovrà essere giudicato nel processo che inizierà il 9 settembre del prossimo anno. L’Istituto zooprofilattico si é costituito parte civile con una richiesta di risarcimento di 50 mila euro per danni all’immagine. L’inchiesta é stata condotta dal Pm Greta Aloisi ed inizialmente contava più indagati, tra i quali diversi dirigenti dell’Istituto. La vicenda riguarda, nel particolare, presunti rimborsi non dovuti e liquidati in relazione a diverse trasferte istituzionali, tra cui quella a Parigi nella sede dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale di cui Caporale era componente del direttivo. Secondo l’accusa Caporale si sarebbe fatto rimborsare dall’Izs le spese di soggiorno anche se l’Organizzazione di cui era componente prevedeva il pagamento delle spese di trasferta. In sostanza, sempre secondo l’accusa, Caporale avrebbe beneficiato di un doppio rimborso per un importo complessivo di poco più di undicimila euro. Da qui l’accusa di peculato, ma anche quella di truffa perchè Caporale avrebbe presentato le ricevute di pagamento degli spostamenti in taxi omettendo di comunicare il già avvenuto rimborso da parte dell’Organizzazione francese, inducendo, così, in errore l’ufficio amministrativo che ha gli ha liquidato una cifra di circa 1200 euro. Caporale si é sempre difeso dicendo che si é trattato di un equivoco tra lui e l’amministrazione dell’Istituto zooprofilattico e di avere già restituito le somme dovute.