Il gup del tribunale di Pescara, Nicola Colantonio, ha assolto Antonio Saia, ex sindaco di San Valentino in Abruzzo Citeriore ed ex parlamentare, dalle accuse di inquinamento ambientale e getto pericoloso di cose, che gli erano state contestate in qualità di responsabile del depuratore comunale di contrada Praziano. Saia è stato giudicato con il rito abbreviato.
L’inchiesta risale al 2017, quando Saia rivestiva ancora la carica di primo cittadino. Gli investigatori, all’epoca dei fatti, accertarono le cattive condizioni dell’impianto e in particolare l’immissione nel fosso Macione, affluente del torrente Lavino, di reflui con un’elevatissima carica batterica, e alti valori di azoto ammoniacale e tensioattivi, in violazione dei parametri stabiliti dal decreto ambientale del 2006. È stato lo stesso pm, Marina Tommolini, a chiedere l’assoluzione, alla luce del fatto che Saia si attivò su più fronti per porre rimedio al problema, anche commissionando ad un tecnico un progetto per la ristrutturazione del depuratore.