Potrebbe sbloccarsi entro l’autunno l’iter per far partire i lavori all’Ipsia Marino di Teramo, scuola inagibile dal 2016 a causa del terremoto. La Provincia assicura che sarà pubblicata la gara per la progettazione esecutiva.
Dopo la protesta messa in campo da insegnati e studenti dell’istituto professionale per l’industria e artigianato (Ipsia) Marino di Teramo che lamentano il disinteresse delle istituzioni per l’adeguamento sismico della storica sede della scuola, chiusa da anni perché dichiarata inagibile, è arrivata la replica da parte della Provincia. Nella nota inviata da Luca Frangioni, consigliere delegato all’edilizia scolastica, è stato ripercorso tutto l’iter che va dalla chiusura avvenuta nel 2016 a causa dei danni provocati dal sisma alle iniziative che saranno messe in campo nell’immediato futuro.
“Nel 2018 – dichiara il consigliere – è stato approvato il progetto preliminare; la scuola ha un finanziamento di sette milioni e 350 mila euro; non è un finanziamento sisma, quindi segue una diversa tipologia di procedura, non quella semplificata della ricostruzione post-sisma. La convenzione con la Regione Abruzzo è stata firmata solo nel 2020 (il 3 aprile) – non sono tempi determinati dalla Provincia ma dalle procedure – in pieno lockdown. Entro l’autunno sarà pubblicata la gara per la progettazione esecutiva. Tempi lunghi, nessuno lo ha mai nascosto, si tratta di una scuola evacuata con tutti i disagi che una simile decisione comporta, una scelta, legittima, non presa da questa amministrazione ma da chi ci ha preceduto. Già la prossima settimana potremo dare informazioni più puntuali sulla collocazione delle aule. Inviteremo agli incontri anche il consiglio d’istituto, gli studenti e i professori ”.