Isernia vuole tornare in Abruzzo, domani la consegna delle firme

Più di 5.000 firme per tornare in Abruzzo: Isernia vola verso il referendum. Domani la consegna delle firme al presidente della provincia Saia

La Provincia di Isernia dovrà trasmettere la richiesta alla Corte di Cassazione per il controllo di legittimità. Se la verifica verrà superata si apriranno le urne del referendum, con il voto limitato ai cittadini della provincia di Isernia.

Per il comitato promotore “C’è tanto entusiasmo” dopo il superamento del quorum delle cinquemila firme (5.200 per l’esattezza). La fase finale della raccolta delle firme necessarie per chiedere l’indizione di un referendum popolare arriva dopo due anni dal lancio della proposta del Comitato presieduto da Antonio Bucci.

In caso di esito favorevole del referendum, il Parlamento dovrà disporre con una legge la riunificazione del territorio dei comuni della provincia isernina all’Abruzzo.

Per Isernia sarebbe un ritorno, visto che fino al 1963 le due regioni erano una sola e unica entità amministrativa denominata Abruzzi e Molise. La provincia di Isernia è stata istituita nel 1970, distaccata dal territorio di Campobasso. Con l’annessione alla nostra regione diventerebbe la quinta provincia dell’Abruzzo.

L’iniziativa referendaria è del “Comitato per l’aggregazione della Provincia di Isernia alla Regione Abruzzo” che per raccogliere le firme nei 52 paesi della provincia meno popolata d’Italia, sono circa 80.000 i residenti.

Secondo i firmatari della richiesta la Regione Molise non è più in grado di garantire i servizi essenziali, dalla sanità ai trasporti. A fonte di tasse ritenute alte, corrisponde una situazione debitoria notevole della stessa Regione, e lo spopolamento non aiuta la qualità della vita.

Il servizio del Tg8

Marina Moretti: