Istruzione: Cgil Abruzzo conferma lo sciopero del 31 ottobre

Anche in Abruzzo la FLC CGIL conferma lo sciopero del 31 ottobre di tutto il comparto Istruzione e Ricerca

Dopo l’esito negativo del tentativo di conciliazione, il sindacato ha deciso di continuare la mobilitazione con lo sciopero, per l’intera giornata del 31 ottobre, di tutto il personale del comparto Istruzione: scuola, università, ricerca, Afam.

“La legge di bilancio presentata in Parlamento nei giorni scorsi – si legge nella nota del sindacato – di fatto non prevede risorse aggiuntive per i rinnovi contrattuali 2022-2024, viene imposto un taglio lineare del 25% del turn over delle amministrazioni pubbliche, si procede con un taglio secco della dotazione organica di docenti e ATA nelle scuole, non risponde alle richieste dei lavoratori del settore.

Per questo chiediamolo stanziamento nella legge di bilancio 2025 di risorse adeguate per il rinnovo dei contratti. A fronte di un’inflazione cumulata pari al 18% in tre anni, il governo stanzia risorse che ne coprono appena 1/3 (il 5,8%)”.

Tra le richieste della FLC CGIL Abruzzo e Molise figura anche un piano di stabilizzazioni straordinario per sanare il problema del precariato presente in tutti i settori del comparto. Il sindacato ricorda che quest’anno sono oltre 5.000 i precari nelle scuole abruzzesi, con punte di circa il 60% tra i docenti di sostegno.

“Chiediamo anche investimenti in tutti i nostri settori, a partire dal significativo incremento delle risorse per gli organici, il tempo scuola e il diritto allo studio. La riduzione prevista a livello nazionale (5.660 docenti e 2.174 ATA) avrà ripercussioni anche in Abruzzo, proprio mentre i progetti PNRR entrano nel vivo della loro attuazione e le scuole già con l’attuale organico sono in grossa difficoltà nella realizzazione dei progetti assegnati”.

Tra le altre ragioni alla base dello sciopero si inserisce il recupero del taglio operato per il 2024 al Fondo di Finanziamento Ordinario delle Università “che mette a repentaglio la sostenibilità finanziaria di diversi atenei, come evidenziato qualche settimana fa anche nell’appello lanciato da tutti i Rettori degli atenei di Marche, Abruzzo e Umbria”.

Infine la CGIL chiede anche il blocco immediato di iniziative di disinvestimento, come il dimensionamento scolastico:

“In Abruzzo nell’anno scolastico 2024/2025 sono state tagliate quattro istituzioni scolastiche e sono previsti ulteriori accorpamenti nel prossimo biennio, fino ad arrivare ad un taglio totale di tredici istituzioni scolastiche.

Tante sono le ragioni per scioperare il 31 ottobre e far sentire la voce dei lavoratori del settore che continuano ad essere penalizzati con la riduzione di risorse e di organici; sviliti quotidianamente con operazioni ideologiche che nulla hanno a che fare con la crescita del nostro sistema formativo e con l’esigenza di garantire alle studentesse e agli studenti un sistema d’istruzione di qualità”.

La giornata di sciopero si articolerà su tutto il territorio nazionale, con oltre 40 iniziative, tra presidi, flashmob e cortei.

Questi gli appuntamenti in Abruzzo:

·         L’Aquila: presidio c/o Prefettura, Corso Federico II, dalle ore 10:30;

·         Teramo: presidio davanti l’USP, Largo San Matteo, dalle ore 10:30;

·         Chieti/Pescara: presidio davanti l’USP di Chieti/Pescara, Via Passolanciano, dalle ore 10:30.