Italiana uccisa in Kenya: Rita Fossaceca aveva vissuto a Chieti dove si é laureata e specializzata presso la Facoltà di Medicina “G. d’Annunzio” ed era stata iscritta all’Ordine dei Medici del capoluogo teatino.
51 anni, originaria del Molise, la Fossaceca si é specializzata nell’ateneo teatino prima in chirurgia d’urgenza e poi in radiologia. Prestava servizio presso l’Ospedale Maggiore della carità di Novara diretto del Professor Alessandro Carriero presidente della ForLife, una Onlus impegnata in assistenza sanitaria nei paesi più poveri. Rita era in Kenya per via proprio di uno dei tanti progetti della ForLife, era lì per aiutare le gente del posto, ma sabato sera é rimasta vittima di una feroce rapina nella sua abitazione nel villaggio di Mijomboni, a pochi chilometri da Malindi. Rita Fossaceca era a cena con i suoi genitori, lo zio sacerdote e due infermiere, anch’esse volontarie di ForLife, improvvisamente l’arrivo del commando, molto probabilmente formato da banditi comuni che hanno cominciato a picchiare i presenti. La dottoressa é intervenuta per difendere i suoi genitori, ma é stata raggiunta da un colpo d’arma da fuoco sul petto. La Farnesina si sta occupando del caso in collaborazione con l’ambasciata italiana a Nairobi per far rientrare rapidamente in Italia la Salma di Rita e gli altri italiani presenti, in particolare il padre della vittima e le due infermiere rimasti feriti. Nelle ultime ore la polizia locale avrebbe fermato tre sospetti.
A Chieti il cordoglio dei tanti che la conoscevano, in particolare di Ezio Casale presidente dei Medici e degli odontoiatri teatini, ma anche del Rettore Carmine Di Ilio, tutti ricordano Rita come una persona eccezionale sia per le sue capacità professionali, ma soprattutto per quella carica di bontà ed umanità che aveva in ogni cosa che faceva.