La “movida” contestata a Pescara: le proposte della lista “Pettinari Sindaco”

Non si placano le polemiche sull’ordinanza del Comune di Pescara che impone restrizioni agli esercenti nella zona tra Via Cesare Battisti e Piazza Muzii, a seguito di una sentenza in favore dei residenti sull’inquinamento acustico.

Obbligo di rientrare i tavolini per tutti locali allo scoccare della mezzanotte e divieto di somministrazione di alcol, questo stando alle risultanze della Commissione Tecnica che ha svolto i rilievi, ma soprattutto della sentenza del Tribunale in favore del Comitato dei residenti che avevano presentato ricorso. Da una parte l’Amministrazione Comunale costretta ad agire in base alle linee della Commissione, dall’altra esercenti e associazioni di categoria che prefigurano gravi danni economici soprattutto per quei locali, di piccole dimensioni, che sono costretti a sistemare all’esterno i tavolini. Prova a individuare un punto di mediazione il capogruppo della Lista “Pettinari Sindaco” Massimiliano Di Pillo, il quale annuncia, per il prossimo Consiglio Comunale, una proposta che possa venire incontro alle esigenze sia degli esercenti che dei residenti:

“Per questo come capogruppo della lista “Pettinari Sindaco”, presenterò al primo Consiglio Comunale disponibile un ordine del giorno che chiederà al Sindaco, alla giunta e all’amministrazione tutta, di valutare una leggera modifica all’ordinanza sindacale di pochi giorni fa, che permetta ai proprietari dei locali di poter allungare la presenza dei tavolini fuori dagli stessi a mezzanotte e mezza nei giorni feriali, e alla una e trenta nei fine settimana e festivi, e nel contempo la possibilità di inserire nel prossimo bilancio, la possibilità di usufruire di sgravi o fondi appositi, per insonorizzare gli appartamenti ricadenti nel quadrilatero della movida cittadina.  – spiega ancora Di Pillo – Stiamo per affrontare un periodo molto importante per il commercio della città e per i cittadini tutti, dove il divertimento, la spensieratezza, la goliardia, la necessità di mettere da parte le negatività della condizione generale, diventa quasi un presupposto imprescindibile sperando in un nuovo anno con meno difficoltà non solo sociali ed economiche. Questo non deve e non può ricadere sui residenti e soprattutto su coloro che consorziandosi nella battaglia legale durata anni, hanno avuto la meglio obbligando il Sindaco a firmare un’ordinanza fin troppo punitiva e restrittiva. Da parte dell’amministrazione e della politica locale si dovrebbe chiedere una maggior attenzione nel rispetto delle regole emanate nella stessa ordinanza, trasmettendo alla Polizia Locale e al tavolo della sicurezza e dell’ordine pubblico, un livello di attenzione più alto, garantendo il giusto equilibrio fra divertimento per i cittadini, e riposo e serenità per i residenti del quartiere.”

Luca Pompei: