La proposta dell’Aduc di Preturo: orti urbani per la collettività sui terreni del carcere, ma il Tar continua a non decidere

L’Aduc di Preturo lancia il Progetto per la realizzazione degli orti urbani o sociali anche se, al momento, c’è molto malumore nell’associazione per la sentenza del TAR che, in merito alla situazione del carcere Le Costarelle di Preturo, in pratica non decide e dice che i tempi non sono maturi.

In sostanza c’è una porzione di terreno del carcere occupato senza titolo che è di proprietà degli usi civici. Ma ad oggi una posizione chiara non c’è. È ovvio che non si andrà ad abbattere nulla ma gli usi civici si aspettavano che il Tar decidesse e fosse ottemperante per costringere poi il demanio a sedersi al tavolo con loro per trattare. Una storia che va avanti ormai da anni, come ricorda il vice presidente dell’Aduc, Nello Alfonsetti.

L’associazione è stata accolta oggi a palazzo Fibbioni per presentare un progetto importante per la concessione e l’uso degli orti urbani o sociali. Rivolto ai residenti delle frazioni vicine, ma anche a cittadini del comune dell’Aquila e fatto allo scopo di riavvicinare le persone all’uso della terra e con fini di socializzazione. Appezzamenti di terreno assegnati alle comunità, in sostanza, attraverso un bando che raccoglierà le manifestazioni di interesse per l’assegnazione di 20 orti sociali entro il 30 novembre 2023. Già ci sono state una decina di domande. Non si tratta di un bando rivolto ad imprese o agricoltori.

A palazzo Fibbioni, con i rappresentanti dell’Aduc, in testa il presidente Antonio Nardantonio, c’erano l’assessore all’ambiente del comune Fabrizio Taranta e l’assessore regionale con delega agli usi civici Emanuele Imprudente.

IL SERVIZIO DEL TG8